NAPOLI. Il riconoscimento arrivato stamattina dal Comitato di governo dell’Unesco è un motivo d’orgoglio per tutta la città che ha accolto in maniera molto entusiasta la notizia. Tuttavia è da sottolineare che il connubio celebrato dall’hashtag #PizzaUnesco è in realtà frutto di un lavoro che dura da secoli e che ha raggiunto eccellenze assolute negli ultimi decenni.
Non a caso, lo stesso riconoscimento è nato da un lavoro partito circa tre anni fa, con 2 milioni di firme raccolte e la richiesta inviata al Comitato che oggi ha ufficialmente riconosciuto l’arte dei pizzaioli napoletani come patrimonio culturale dell’Umanità Unesco.
Per questo, dopo una giornata di grande euforia, alcuni dei più importanti pizzaioli della città si sono riuniti per festeggiare un risultato storico. La grande celebrazione è avvenuta presso la sede di Rossopomodoro sul lungomare e ha visto tra i partecipanti anche Gino Sorbillo, reduce dall’apertura del suo secondo locale a New York. Ennesima testimonianza di quanto #PizzaUnesco sia un fenomeno partito da molto lontano e arrivato altrettanto lontano. Con fatica, pazienza e tanta tantissima arte.