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Pizzo agli imprenditori tra Mugnano e Melito per conto del clan Amato-Pagano: 5 arresti

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Carabinieri

Pizzo agli imprenditori per conto del clan Amato-Pagano tra Mugnano e Melito di Napoli: sono cinque gli arresti eseguiti dai carabinieri nella giornata odierna, lunedì 9 ottobre.

Pizzo tra Mugnano e Melito: 5 arresti nel clan Amato-Pagano

Nella giornata odierna, lunedì 9 ottobre, sono finiti in manette 5 esponenti di spicco del clan Amato-Pagano: nel 2019 avevano “chiesto” ad un imprenditore locale 200mila euro per la realizzazione di un supermercato. In quell’occasione, l’imprenditore dopo aver intavolato una trattativa riusciva ad ottenere il pagamento in rate della cifra di 80mila euro. Al termine dell’attività d’indagine coordinata dalla DDA di Napoli, i militari hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei cinque indagati accusati di estorsione aggravata da metodo mafioso: mediante la forza intimidatrice, avrebbero chiesto il pizzo agli imprenditori tra Mugnano e Melito.

I nomi

Gli odierni arrestati sono:

  1. Marco Liguori, detto “Marchetiello”, capo clan protempore e nipote acquisito del fondatore Raffaele Amato, tutt’ora detenuto nel regime 41bis del carcere di Sassari;
  2. Fortunato Murolo, detto “Narduccio/sasamen”, cognato del più noto bord Elio Amato, anch’egli detenuto nel 41bis a Tolmezzo;
  3. Salvatore Chiarello, detto “Totore o’ boxer”, affiliato storico del clan e referente sul territorio di Melito di Napoli, attualmente detenuto a Lecce;
  4. Nicola Schiavone, detto “Linuccio il Barbiere”, affiliato storico e referente del clan per le estorsioni a Mugnano, attualmente detenuto a Cosenza;
  5. Domenico De Mase, detto “Cap e Vacca”, affiliato storico e referente per le estorsioni a Mugnano oggi agli arresti domiciliari.
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