Operazione antimafia a Poggiomarino, dove i carabinieri del nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata hanno arrestato in flagranza Antonio Giugliano, noto con il soprannome ‘o savariello. L’uomo, considerato uno storico boss della zona, è stato bloccato mentre riscuoteva il pizzo da un’azienda del territorio.
L’arresto, avvenuto nel pomeriggio di giovedì 28 novembre, è stato eseguito con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Napoli, rappresentata dal sostituto procuratore Giuseppe Visone.
Poggiomarino, arrestato il boss Antonio Giugliano
Antonio Giugliano, recentemente scarcerato dopo un lungo periodo di detenzione, è una figura di spicco della criminalità organizzata nell’area vesuviana. In passato è stato oggetto di un maxi-sequestro di beni da parte della Direzione investigativa antimafia (Dia). Nonostante la sua scarcerazione, il boss sembra aver ripreso il controllo delle attività illecite nella zona, consolidando il proprio potere tramite metodi intimidatori e racket.
Nonostante il cognome in comune, Antonio Giugliano non ha legami di parentela con Rosario Giugliano, soprannominato ‘o minorenne, un altro noto boss attivo nello stesso territorio e oggi collaboratore di giustizia. I due, negli anni, si sarebbero alternati nel controllo della zona, sfruttando i vuoti di potere creati dagli arresti e dalle operazioni delle forze dell’ordine. Antonio Giugliano, dopo l’arresto in flagranza, è stato trasferito in carcere.
Il contesto politico e criminale
L’arresto di Antonio Giugliano avviene in un momento già delicato per Poggiomarino, dove nelle scorse settimane è stato posto agli arresti domiciliari il sindaco Maurizio Falanga. L’accusa a suo carico riguarda il reato di voto di scambio, avvenuto presumibilmente con la complicità di Rosario Giugliano.