Nella giornata di ieri, venerdì 29 dicembre, i poliziotti penitenziari del carcere di Poggioreale hanno trovato, occultati in un pacco contenente biancheria, 40 grammi di cocaina per un detenuto. La denuncia arriva da Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
Cocaina in un pacco per un detenuto: la scoperta nel carcere di Poggioreale
“Nella giornata di ieri, durante gli ordinari controlli sono stati rinvenuti circa 40 grammi di cocaina ben occultati in un pacco contente biancheria destinato ai detenuti”, è la denuncia di Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.“Il carcere di Poggioreale ospita mediamente 2.100/2.200 detenuti il che vuol dire che è estremamente difficile un controllo minuzioso”, spiega la sindacalista. “Per fortuna, l’alta professionalità della Polizia Penitenziaria che vi lavora quotidianamente permette ed ha permesso anche in questa occasione di gestire al meglio i numerosi eventi critici che si verificano”.
“Ogni giorno”, prosegue, “la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri campane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. L’hashish, la cocaina, l’eroina, la marijuana e il subutex – una droga sintetica che viene utilizzata anche presso il SERT per chi è in trattamento – sono quelle che più diffuse e sequestrate dai Baschi Azzurri. Ovvio che l’azione di contrasto, diffusione e consumo di droga in carcere vede l’impegno prezioso della Polizia penitenziaria, che per questo si avvale anche delle proprie Unità Cinofile. Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale. Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti”.