Cronaca Napoli, Napoli

Napoli, loculi “sprofondati” al cimitero: ci sono 20 indagati | I NOMI

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Ci sono 20 indagati per la vicenda del crollo del cimitero di Poggioreale. Sette mesi dopo l’apertura della voragine, c’è un primo esito investigativo, con la decisione di notificare venti avvisi di garanzia a tutti i soggetti potenzialmente coinvolti nella storia dello stesso cantiere come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Poggioreale, crollo del cimitero: ci sono 20 indagati

Gli inquirenti vogliono verificare il materiale usato, ma anche la corrispondenza tra quanto progettato (e finanziato) rispetto alla realizzazione dei vari step dell’opera. Poi si punta ad accertare il rapporto tra pubblico e privato, tra committente e concessionaria, per mettere a fuoco la trama di appalti e subappalti legati alla realizzazione di un’opera destinata – almeno sulla carta – a cambiare la mobilità di Napoli.

Questa la svolta investigativa dopo il crollo dello scorso 5 gennaio, quando una intera area del cimitero di Poggioreale fu risucchiata da una voragine. Tra gli iscritti al registro degli indagati spiccano i nomi di Ennio Cascetta, ex presidente del Cda della Metropolitana di Napoli spa, ma anche alcuni esponenti di vertice dello staff tecnico della stessa Metropolitana di Napoli spa. Da anni in prima linea, nella realizzazione di opere pubbliche l’ingegnere e docente Cascetta si è sempre detto fiducioso rispetto al lavoro della magistratura, pronto a dimostrare la correttezza del proprio lavoro. Stessa determinazione da parte degli altri indagati, a partire dalla funzionaria comunale Serena Riccio (assistita dal penalista napoletano Marco Campora), in qualità di responsabile del progetto e degli altri nomi coinvolti.

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