NAPOLI. Promuovere progetti di ricerca, seminari di dibattito e approfondimento, iniziative didattiche ed editoriali su tutti gli aspetti e i fenomeni connessi alla cultura pop (arti figurative, musica, letteratura, cinema, televisione, politica, media digitali e social media) nella sua evoluzione dal secondo Novecento al XXI secolo, in una prospettiva aperta e interdisciplinare.
L’iniziativa
È questo l’obiettivo con cui l’Università Suor Orsola Benincasa, con il coordinamento scientifico dello storico Eugenio Capozzi, ha costituito un gruppo interuniversitario di studio e ricerca con l’Università degli Studi di Salerno e l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Una rete interdisciplinare che mette insieme studiosi di diversi settori: storia contemporanea, filosofia, sociologia, storia dell’arte, storia della letteratura italiana e inglese, storia del cinema, storia del teatro, comunicazioni di massa, storia dell’architettura e del design, solo per citarne alcune.
Giovedì 22 Marzo alle ore 16 al Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli, lo start della prima iniziativa comune del gruppo di ricerca sulla cultura pop: la seconda edizione del ciclo di incontri “Pop Life” nato lo scorso proprio all’Università Suor Orsola Benincasa con l’obiettivo di leggere la storia attraverso le evoluzioni della cultura pop. Perché, come spiega Eugenio Capozzi, professore ordinario di Storia contemporanea e di Storia della globalizzazione al Suor Orsola, “la storia mondiale degli ultimi cento anni sarebbe incomprensibile (e probabilmente sarebbe stata del tutto diversa) senza i simboli, i linguaggi, il patrimonio culturale condiviso costruito dalle più varie forme di arte, spettacolo e intrattenimento che i mezzi di comunicazione di massa hanno riprodotto e diffuso”.
Dodici incontri itineranti fino al 14 Maggio: il programma di Pop Life
La seconda edizione di Pop Life sarà dedicata al binomio o meglio all’intima connessione presente nella cultura pop tra mainstream e underground, tra prodotti di consumo e sperimentazione, che è diventata nel tempo una cifra caratteristica dei fenomeni culturali pop. “Nella cultura pop la ricerca di formule semplificate fruibili per masse sempre più ‘connesse’ e la provocazione spiazzante che ne rompe gli schemi – anticipa Capozzi – si contrappongono in un circolo frenetico di rappresentazioni, icone, simboli, che è fertile di sempre nuove sintesi ed invenzioni, e rende ancora oggi l’arte/intrattenimento occidentale un osservatorio irrinunciabile per comprendere i mutamenti economici, sociali, politici, culturali del mondo globalizzato”.
Una seconda edizione con dodici appuntamenti itineranti, tra le sedi delle tre Università campane, con seminari interdisciplinari e lezioni magistrali: da Madonna ai Beatles, alla fenomenologia delle televendite al rapporto tra arte e moda, dai linguaggi della commedia all’italiana alle dinamiche socio-culturali nella storia della musica dance (programma completo su www.unisob.na.it/eventi).
L’inaugurazione
Domani alle 16 al Pan nell’appuntamento inaugurale, che sarà aperto dagli interventi del Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele, si parte con un dialogo a più voci sulla contrapposizione e l’interconnessione mainstream/underground nelle arti e nelle culture del 1968: cinema, arti figurative, letterature, teatro, architettura, design e musica.