In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Enea presenta un sistema brevettato in grado di stimare la concentrazione di sostanze nocive alla salute nella rete idrica, consentendo una gestione tempestiva e meno costosa delle eventuali emergenze.
Brevetto per rivelare le sostanze nocive nella rete idrica: un passo in avanti per Portici
L’ente pubblico di ricerca Enea di Portici ha presentato un sistema sviluppato dai ricercatori in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II, ed è stato sperimentato nell’acquedotto «Santa Sofia» gestito da Acqua Campania Spa.
A contatto con la sostanza organica normalmente presente nelle acque, «il cloro tende a reagire, formando i sottoprodotti della disinfezione riconosciuti cancerogeni e tossici per la salute umana e per i quali le normative vigenti nazionali ed europee sulla qualità delle acque potabili, hanno fissato valori soglia di concentrazione» evidenzia Grazia Fattoruso, ricercatrice dell’Enea di Portici tra gli inventori dell’innovazione.
«Grazie a questa innovazione gli enti gestori possono identificare con esattezza i segmenti di rete interessati dalla variazione delle concentrazioni di trialometani, i tempi nei quali il fenomeno può rientrare, inviare squadre di operatori per campagne di misure straordinarie solo lungo i tratti di rete contaminati, interrompere il servizio per un tempo definito e limitato esclusivamente alla popolazione servita da quei tratti, ottimizzando così risorse operative ed economiche», aggiunge Fattoruso.