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Aggressione ad benzinaio di Pozzuoli: chiude aiuto ma nessuno lo soccorre e i ladri lo picchiano

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Benzinaio vittima di una violenta aggressione e rapina andata in scena sabato sera, chiede aiuto ma nessuno lo soccorre e 2 uomini lo picchiano a sangue.

Benzinaio chiede aiuto e nessuno lo soccorre: picchiato e rapinato

In sella a una vespa i 2 malviventi, entrambi col casco, hanno fatto irruzione intorno alle 19.50. In quel momento il benzinaio aveva appena terminato di fare il rifornimento quando si è insospettito nel vedere il conducente della vespa con una busta di plastica al collo dalla quale.

Qualche istante dopo, ha estratto una pistola. Immediatamente ha chiesto ad un automobilista di aprire la portiera dell’auto, ricevendo in cambio il rifiuto da parte dell’uomo che ha alzato il finestrino e inserito le sicure. Poi ha tentato la fuga cercando di nascondersi dietro ad alcune auto in sosta, ma è stato inseguito a piedi dal rapinatore armato.

Ancora un tentativo con la Smart

Vistosi spacciato il benzinaio è torna indietro tentando nuovamente di entrare nella Smart che nel frattempo era rimasta con i motori spenti. Ma anche la seconda richiesta di aiuto va a vuoto. Pochi secondi dopo i 2 rapinatori lo raggiungono tra la vettura e la colonnina di carburante. Inizia il pestaggio. Uno dei due malviventi lo colpisce alle spalle con un calcio, lo scaraventa a terra e lo colpisce ripetutamente alla testa con la pistola.

L’aggressione è avvenuta davanti agli occhi terrorizzati della moglie della vittima, l’unica ad accorrere in suo aiuto. Una volta preso il bottino, che ammonta a circa settecento euro, i malviventi si sono dati alla fuga in direzione di Arco Felice.

L’arrivo delle forze dell’ordine

Inutile è il tentativo da parte della vittima di rincorrere i due rapinatori. Sul posto sono giunti i carabinieri che hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza. Avviate così le indagini per risalire all’identità dei due autori della rapina. Soccorso poi in serata il benzinaio condotto al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie dove i medici gli hanno applicato diversi punti di sutura alla testa:

Quando ho visto quei due con i caschi e la busta di plastica appesa al collo con la pistola dentro ho subito capito che volevano farmi una rapina racconta Ciro Barbera, storico titolare dell’area di servizio di via Miliscola, già in passato bersaglio di furti e rapine .

Ho prima chiesto di entrare nella macchina e poi ho tentato di scappare fino a quando non mi hanno raggiunto e incastrato. Volevo dare 100 euro a quello sulla vespa ma poi è arrivato l’altro che mi ha colpito alla schiena e ha fatto cadere tutti i soldi. Meno male che la pistola era finta perché se fosse stata vera penso che mi avrebbero ammazzato.

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