NAPOLI. Processo al clan Contini: dure condanne.
Clan Contini: l’espansione a macchia d’olio
In seguito alle estorsioni si erano allargati dalle zone partenopee di Vasto e Arenaccia fino in tutta Italia, riciclando denaro in attività commerciali e proseguendo in traffico di droga ed omicidi nella faida di Secondigliano. Ieri, il clan Contini, dinanzi ai magistrati della prima sezione del Tribunale di Napoli, si è alzato per la sentenza a 84 membri: 68 condanne e 16 assoluzioni. Per i condannati, accusati a vario titolo di estorsione, omicidio, traffico di droga e associazione mafiosa, vi sono complessivamente 600 anni di carcere: le pene vanno dai due anni per i reati meno gravi, fino a trent’anni per i boss.
Gli ultimi investimenti
I capoclan, negli ultimi tempi, avevano investito in attività commerciali a ridosso dell’aeroporto e in distributori di benzina. Cardine dell’inchiesta è stata la ricostruzione del metodo attraverso il quale i membri del clan ripulivano il denaro anche fuori regione, in città come Roma e Viareggio.