Emergono nuovi dettagli sul caso di Marcello Toscano, il professore ucciso nel Napoletano. Giuseppe Porcelli, l’uomo accusato dell’omicidio, avrebbe ucciso per un debito di 3500 euro. A rivelare i dettagli del delitto, avvenuto lo scorso 27 settembre all’interno della scuola «Marino-Guarano» di Melito, sarebbe stato lo stesso bidello che, due giorni fa, ha raccontato la propria versione dei fatti al pubblico ministero Fabio Sozio della Procura di Napoli nord come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Professore ucciso a Melito: le ultime sul caso di Marcello Toscano
Era stato richiesto dal legale dell’indagato l’interrogatorio nel quale Porcelli, inizialmente, si era avvalso della facoltà di non rispondere al giudice per le indagini preliminari che aveva convalidato l’arresto. Nel carcere di Poggioreale, dove è detenuto e dove è stato interrogato, il collaboratore scolastico avrebbe confermato al pm di aver maturato un debito nei confronti del docente, che ha avuto anche un passato da consigliere comunale a Mugnano. Due piccoli prestiti, rispettivamente di 1500 e 2000 euro, la cui restituzione – con un interesse aggiuntivo di mille euro – sarebbe stata fortemente sollecitata dalla vittima la mattina del 27 settembre.
Giuseppe Porcelli, chi è il bidello arrestato per l’omicidio di Marcello Toscano
Giuseppe Porcelli, 54 anni di età, lo avrebbe pugnalato con un coltello. Quindi avrebbe provato a sbarazzarsi del corpo, celandolo però semplicemente alla vista, al fine di coprire quanto più possibile le proprie tracce. Giuseppe vive nelle palazzine a Melito, era nonno di una bimba ed aveva una donna al suo fianco da diverso tempo. Conduceva una vita normale.