NAPOLI. Promuovere i vini di eccellenza nei paesi extra europei facendo rete. È l’iniziativa che Coldiretti Campania ha lanciato ai Consorzi di tutela regionali a valere sull’OCM Vino 2018. I finanziamenti e i contributi dell’OCM vino sono assegnati dal Ministero per le Politiche Agricole e dagli assessorati per l’Agricoltura delle singole Regioni. Coldiretti ha invitato in primis i Consorzi Campani – Vini del Sannio, Vini d’Irpinia, Vini dei Campi Flegrei, Vini del Vesuvio e Vini Salerno – a concorrere al bando con progetti coordinati per la valorizzazione del vino nei paesi terzi.
L’iniziativa Coldiretti per promuovere i vini
L’iniziativa di Coldiretti si declinerà sia su scala nazionale che regionale. I paesi target saranno individuati sulla base delle manifestazioni di interesse raccolte. I progetti, presumibilmente annuali, promuoveranno esclusivamente vini DOC, DOCG e IGT. L’adesione al progetto sarà dimensionata secondo le necessità delle aziende nei singoli mercati. Coordinare l’azione strategica serve a rendere efficiente la partecipazione al bando.
Le principali azioni su cui possono essere articolati gli investimenti sono: partecipazione a fiere ed eventi, tasting e degustazioni, seminari ed eventi informativi, promozione sui punti vendita (Ho.Re.Ca e GDO), advertising (carta stampata e web), realizzazione di materiale promozionale (cartaceo e digitale), attività di incoming, attività di PR e brand ambassador, digital PR e social network.
Il bando internazionalizzazione dell’OCM – conclude Coldiretti Campania – rappresenta un’opportunità straordinaria per rafforzare il percorso di crescita che le aziende vitivinicole regionali hanno avviato già da tempo. Gli investimenti sulla qualità hanno bisogno di guardare ai mercati mondiali dove c’è un interesse crescente per i vini campani. In regione c’è un patrimonio fatto da quindici vini DOC: Ischia, Capri, Vesuvio/Lacryma Christi, Cilento, Falerno del Massico, Castel San Lorenzo, Asprinio di Aversa, Penisola Sorrentina, Campi Flegrei, Costa d’Amalfi, Galluccio, Sannio, Irpinia, Casavecchia di Pontelatone, Falanghina del Sannio; quattro DOCG: Taurasi, Greco di Tufo, Fiano di Avellino, Aglianico del Taburno; dieci IGT: Colli di Salerno, Dugenta, Epomeo, Paestum, Pompeiano, Roccamonfina, Beneventano, Terre del Volturno, Campania, Catalanesca del Monte Somma. Ognuno ha una grande storia da raccontare, un tesoro inimitabile e unico da difendere e valorizzare.