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Pubblicità e affissioni, il nuovo regolamento a Napoli

NAPOLI. Sta arrivando a conclusione il lavoro fatto dalla commissione presieduta da Vincenzo Solombrino insieme con gli uffici competenti e l’assessora alla Trasparenza, Alessandra Sardu, che ha anche la delega a Pubblcità e affissioni, sulla bozza del nuovo regolamento in materia.

Nuovo regolamento su pubblicità e affissioni

Il lavoro della commissione, ha detto il presidente Solombrino, è stato improntato a snellire e semplificare una regolamentazione, risalente ad oltre venti anni fa: dopo un nuovo confronto con le associazioni di categoria e raccolti ulteriori proposte da parte dei consiglieri, il regolamento sarà approvato dalla Giunta comunale per arrivare, poi, al voto del Consiglio comunale.

Anche la normativa nazionale è piuttosto datata (1993), ha detto l’assessora Sardu, di qui la delicatezza del lavoro fatto per arrivare ad un testo molto atteso da tempo che, comunque, introduce importanti novità nel settore, e che racchiude in un unico documento la disciplina delle pubbliche affissioni ed il piano degli impianti pubblicitari. Sono state fatte precise scelte di campo, ha continuato l’assessora Sardu, ad esempio, sono state vietate le pubblicità di giochi con vincite in denaro; sono state ridotte le superfici disponibili ad ospitare le pubblicità, per contrastare la situazione caotica in città; è stata introdotta una nuova misura, quella del canone.
Il testo, ha spiegato la dirigente del servizio Polizia amministrativa Cetrangolo, è più snello rispetto a quello della bozza di regolamento che il Consiglio non riuscì ad approvare nella precedente consiliatura: dalle 8 zone individuate in esso, si è ora passati a 4 sole zone, tra le quali particolari tutele sono previste per il centro storico e per il centro antico, che diventano quasi “pubblicità free” potendo ospitare solo impianti del Comune e solo su paline per salvaguardare il decoro, una tutela che viene estesa anche ai centri storici dei comuni aggregati a Napoli e ad alcune aree della zona occidentale, come Mostra d’Oltremare e Bagnoli. Gli spazi da concedere ai privati sono stati ridotti dai 43,5mila metri quadri a 36mila; alle pubbliche affissioni gestite dal Comune, sia di carattere istituzionale (che incide per 6.500 metri quadri) che commerciale sono attribuiti 11mila metri quadri. 2.500 metri quadri la superficie a disposizione sulle pensiline dei bus e 500 metri quadri per le edicole su suolo pubblico. Gli spazi per gli impianti pubblicitari su suolo pubblico saranno concessi a privati solo mediante concessione, a seguito di gara di evidenza pubblica. Una volta approvato, il nuovo regolamento entrerà in vigore dal 1° gennaio 2020, anziché dal 1° gennaio 2019, e questo per avere il tempo di espletare e aggiudicare tutte le gare necessarie e consentire che scadano naturalmente le autorizzazioni finora rilasciate e prorogate innumerevoli volte nel corso degli anni.
Dal punto di vista delle entrate per il Comune, ha spiegato Pasquale Spalice del servizio Tributi, il regolamento compie la scelta del canone di installazione dei mezzi pubblicitari (CIMP) che sostituisce l’imposta comunale di pubblicità, con l’effetto di semplificare anche nel caso di contenziosi in quanto le due tipologie sono soggette a diverse autorità giudiziarie. Il passaggio al canone ha imposto anche che tutti gli aspetti del rapporto tra amministrazione e contribuenti siano regolati nel testo. Dal punto di vista delle entrate, alla diminuzione di quelle conseguenti alla riduzione degli spazi pubblicitari, corrisponde un aumento per il canone che il Comune riscuoterà anche per impianti su suolo privato, come terreni e facciate di edifici. Dal punto di vista del servizio della pianificazione urbanistica, ha confermato l’architetto Ceudech, il lavoro di confronto sul regolamento è stato indirizzato a verificare la coerenza tra il piano regolatore generale e le zone individuate nel regolamento stesso.
Nella riunione odierna, sono intervenuti la consigliera Elena Coccia (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra) che si è rallgrata che si arrivi alla definizione del nuovo regolamento e segnalato alcune tematiche particolare sulle quali va posta particolare attenzione: la vigilanza sui messaggi pubblicitari sessisti e sull’aderenza dei messaggi politici alle leggi, la necessità di spazi dedicati agli annunci mortuari e sanzioni per le imprese che deturpano palazzi storici, il divieto per gli orribili totem che affollano gli spazi davanti a gelaterie e salumerie,, e richiamato la necessità di rispettare quanto il Consiglio ha già deliberato nella scorsa consiliatura in merito al decoro del centro storico dal quale vanno banditi colori sgargianti e arredi in plastica; il consigliere Langella (Agorà) ha nuovamente manifestato la preoccupazione che con il nuovo sistema possano essere danneggiate le imprese locali, con il conseguente colpo all’occupazione, segnalato la necessità di reprimere il fenomeno dei cavalletti che proliferano sui marciapiedi in modo del tutto abusivo e preannunciato che su alcune problematiche particolari, come quella della possibilità di insegne pubblicitarie luminose per i parcheggi taxi, farà pervenire in commissione proposte scritte.

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