Ad Acerra sono stati arrestati con l’accusa di racket universitari e soci del figlio del boss. Tre gli indagati finiti in cella tra cui il figlio 20enne di un boss e due ragazzi della buona borghesia vesuviana come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Racket, arrestati universitari e soci del figlio del boss ad Acerra
I tre indagati avevano preso di mira il migliore bar della zona, aperto anche di sera e che assicura le serate a tema, rivolgendosi soprattutto agli universitari della zona. In particolar modo, avevano inviato una lettera minatoria, rivolgendo una chiara richiesta estorsiva: “Dateci 30mila euro, sono soldi che vanno alle famiglie dei carcerati, specie ad agosto, non possono essere lasciate sole“.
L’identità dei tre indagati è venuta fuori grazie alle immagini delle telecamere del locale. Oltre al figlio del boss, ci sono due studenti universitari iscritti a prestigiosi atenei cittadini, figli di professionisti in carriera. Si trovano entrambi agli arresti domiciliari come disposto dal gip Teresa Valentino, al termine delle indagini condotte dal pm anticamorra della Procura di Napoli Giuseppe Visone. Riflettori puntati sul presunto esponente di una famiglia nota per vicende criminali, ma anche sui due presunti complici.