Dolore a Sant’Antonio Abate per Raffaele Acampora, il rider di 50 anni morto investito da un treno della Circumvesuviana mentre attraversava i binari a bordo del suo scooter. La tragedia si è consumata nella serata di venerdì 12 gennaio tra Boscoreale e Scafati, a cavallo tra le province di Napoli e Salerno.
Sant’Antonio Abate, dolore per Raffaele Acampora: il dramma del rider morto
Lutto per la famiglia e l’intera comunità di Sant’Antonio Abate: Raffaele lavorava come rider per mantenere la famiglia, ovvero la moglie e le due figlie. Grande tifoso della Juventus, viene ricordato come un uomo gentile e ben voluto da tutti. Proprio una delle figlie ha pubblicato un commovente messaggio su Facebook, esprimendo tutto il dolore per la perdita del padre e il desiderio di poterlo incontrare nuovamente in futuro.
Il messaggio della figlia
“Non ci credo ancora, speravo tanto che questa orrenda notizia fosse stato un errore, uno sbaglio. Non può essere vero, non è vero che non esisti più, non è vero che non ci sei più con noi, non è vero che non ci sarai più, non è vero che non ci sarai il giorno della mia laurea, non è vero che non ci sarai al mio matrimonio, non è vero che non conoscerai i miei figli e che loro non conosceranno te..! Non doveva succedere… stavi lavorando come ogni giorno, ininterrottamente e avevi ancora tanta forza di andare avanti, ma è bastato poco per farti perdere questa forza.
Non volevo che succedesse questo, soprattutto ora che mi trovo lontano e sto per tornare a casa dalla nostra famiglia, non vi vedevo da una settimana e sto male. Fa male non averti potuto più vedere e tornare a casa senza di te. Spero che un giorno ci incontreremo di nuovo e poterti abbracciare come non ho mai fatto prima!Ti voglio bene papà”.