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La Rai risponde a De Luca: “Mai paragonata sanità campana ad Afghanistan”

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NAPOLI. «Il reportage che Presadiretta ha proposto su Rai 3 il 22 gennaio scorso, non ha mai paragonato la situazione della sanità della Campania all’Afghanistan. Tutta l’inchiesta è stata realizzata nel 2017 e i dati forniti dalla trasmissione sono tutti di fonti qualificate e di altissimo livello. Sono state le stesse parole del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi a certificare il grande divario tra l’offerta sanitaria di alcune Regioni, tra cui la Campania, e il resto d’Italia. Si evidenzia inoltre quanto correttamente siano stati riportati nel corso della trasmissione i dati sul nuovo Piano della Sanità forniti dal governatore Vincenzo De Luca in una conferenza stampa tenuta solo due giorni prima della messa in onda del programma». Con questa nota la Rai risponde alle dichiarazioni del governatore Vincenzo De Luca che aveva dichiarato: «Ho visto la registrazione della trasmissione di Rai 3 Presadiretta e l’ho trovata semplicemente ignobile: procederemo a querela per diffamazione»

Informazione, controllo e potere

«È l’informazione a svolgere una funzione di controllo del potere politico e non viceversa. La schiena dritta non sarà piegata da qualche parola sconclusionata e democraticamente deplorevole di un presidente di Regione». L’Ordine nazionale dei giornalisti insieme con l’Ordine della Campania, prosegue la nota, «sarà al fianco del Sindacato locale, di Usigrai e Fnsi per qualunque iniziativa intenderanno intraprendere a tutela della redazione della TGR Rai di Napoli e dei colleghi che lavorano a Rai 3, in particolare a Presa Diretta».

«Siamo certi – concludono Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, e Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine regionale della Campania – che tutti i giornalisti chiamati in causa si sentano semmai offesi, ma non intimiditi, dalle parole del presidente Vincenzo De Luca».

«Parole da cui prendo assolutamente le distanze», ha aggiunto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «De Luca non dovrebbe parlare – ha sottolineato – perché ha sicuramente molto più presenza di altri. Non ho mai avuto un atteggiamento tenero, e certe volte nemmeno neutrale, da parte dell’informazione – ha aggiunto – ma non mi è mai appartenuto questo linguaggio, questo metodo offensivo, né questi messaggi che non condivido affatto».

«Oggi abbiamo ricordato la Costituzione – ha aggiunto il sindaco di Napoli – nella quale si parla di libera, autonoma, indipendente e plurale informazione».

«Semmai critichiamo un pò di più, con contenuti efficaci e non quando c’è un interesse di parte – ha concluso -. Io posso in qualche modo essere testimone, esiste un’informazione non libera, ma non è con il linguaggio che si attua la Costituzione».

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