Il reddito di cittadinanza verrà erogato su una carta elettronica, come tra l’altro già succede per il reddito di inclusione. Nel dettaglio, secondo quando rivelato dal viceministro dell’economia, la pentastellata Laura Castelli che ha rivelato che lo strumento con cui i beneficiari potranno spendere il contributo riconosciuto per il reddito di cittadinanza sarà il bancomat.
Per il momento quindi il reddito di cittadinanza verrà messo sulla carta elettronica del bancomat, poi in futuro si vedrà se esistono i presupposti per erogare il contributo sulla tessera sanitaria con chip, come ipotizzato nelle scorse settimane dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Il bancomat, quindi, dovrà essere utilizzato come carta di pagamento poiché, ma questo è ancora da confermare, ci dovrebbero essere limitazioni sui prelievi in contanti (come appunto è per il REI).
Il reddito di cittadinanza, sarà tutto destinato ai consumi.
Si dovrà spendere quindi negli esercizi commerciali in Italia così da far crescere l’economia del Paese. A tal proposito la Castelli ha fatto un esempio di come funzionerà il reddito di cittadinanza su carta bancomat: al titolare del reddito di cittadinanza, al quale mensilmente viene riconosciuta una somma integrativa fino al raggiungimento di 780 euro, basterà dare il bancomat al commerciante il quale tramite un apposito software riconoscerà il ‘codice della tesserina’, scalando così la cifra dell’acquisto effettuato.
Nessuno scambio di denaro
In questo modo non ci sarà alcuno scambio di denaro, così che il pagamento sarà tracciato con la possibilità di verificare gli acquisti effettuati. Il negoziante poi riceverà in giornata la cifra spesa dal singolo cittadino, come avviene già oggi per i normali acquisti, mentre le banche di “acquirente e venditore non avranno visionato nulla”.
Questa, quindi, è la soluzione individuata dal governo, che ha ritenuto che il bancomat fosse il metodo migliore per controllare il modo in cui viene speso il reddito di cittadinanza (ad esempio dovrebbero essere escluse le spese all’interno delle agenzie di scommesse) e per garantire il pagamento dell’IVA.