NAPOLI. Alla riunione odierna della commissione presieduta da Manuela Mirra è intervenuto l’assessore al Bilancio Panini. Ripercorsi con la dirigente del servizio competente, Paola Sabadin, gli aspetti tecnici del documento approvato dalla Giunta lo scorso 27 aprile. Prima della seduta consiliare sul consuntivo, la commissione incontrerà i Revisori dei Conti per approfondirne il parere.
Rendiconto 2017, il punto della situazione
I diversi aspetti tecnici del Rendiconto 2017 erano stati già trattati in precedenti riunioni con la partecipazione della dirigente del servizio Contabilità, monitoraggio e rendiconto, Paola Sabadin, che oggi ha riassunto nuovamente i tratti essenziali del documento (vedi il comunicato del 9 maggio) e risposto nel merito ad alcune domande; il consigliere Brambilla (Mov. 5 Stelle) ha fatto osservazioni in merito all’esiguità del fondo per le passività delle partecipate di 1 milione (a fronte dei 30 previsti in bilancio) e sull’azzardo costituito dal meccanismo di copertura del maggiore disavanzo di oltre 12 milioni in considerazione dei debiti fuori bilancio, alcuni dei quali ingenti, come quello relativo al Cr8; il consigliere Moretto (Prima Napoli) ha fatto rilevare l’incertezza proprio rispetto alla situazione delle partecipate delle quali non si conosce ancora la reale consistenza, essendo mancanti ancora i consuntivi delle stesse, senza considerare il concordato preventivo riguardante Anm e Caan. Sulle passività potenziali di 22 milioni accantonati per far fronte ai debiti fuori bilancio, la dirigente Sabadin ha ricordato che circa la metà di essi sono stati già riconosciuti dal Consiglio (altri 11 milioni saranno riconosciuti con la delibera che arriverà alla discussione consiliare insieme al rendiconto e sono i debiti maturati dal novembre al dicembre 2017); il maggiore disavanzo di 12,6 milioni rispetto alla riformulazione del piano di riequilibrio approvata nel febbraio 2018, in gran parte deriva dal successivo riaccertamento dei residui attivi e passivi, mentre la copertura, così come richiesto dalla legge, avviene con un piano apposito che prevede l’utilizzo degli accantonamenti previsti in bilancio per il 2020 (per debiti fuori bilancio ancora non emersi).
Per l’assessore Panini, la valutazione politica del documento, oltre la sua complessità tecnica, va fatta alla luce dello sblocco di questi giorni della questione del debito post terremoto: con l’appostamento di oltre 10 milioni di euro da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri per la copertura del 77% del debito CR8, il Comune potrà richiedere la fine del pignoramento della cassa. Inoltre, sono state anticipate dal ministero dell’Interno le somme, ordinariamente erogate a giugno, per il finanziamento dei progetti cui sono destinati i soci cooperatori della “25 giugno”. In risposta alle domande dei consiglieri, e della presidente Mirra, sui due aspetti più critici messi in evidenza dal consuntivo, e cioè la difficoltà nella riscossione e nella dismissione del patrimonio, l’assessore ha riferito che, a proposito dei Tributi, si tratta di un obiettivo del piano di riequilibrio parzialmente raggiunto: c’è stato infatti un incremento delle riscossioni di 20 milioni di euro, riconducibile a “grandi debitori”, in gran parte enti pubblici. Sulle dismissioni, invece, l’obiettivo fissato dal piano di rientro non è stato raggiunto, ma il 2018 produrrà lo scatto previsto con la riformulazione del piano di rientro avvenuta a febbraio: diventerà infatti efficace il nuovo regolamento sulle dismissioni, andranno all’asta già nei prossimi mesi sei beni da dismettere, entrerà in funzione il gruppo di intervento straordinario che è stato previsto proprio su patrimonio e tributi.