NAPOLI. Nella giornata di ieri è stata diffusa alle Municipalità una circolare che i Servizi Anagrafe e Politiche per la Casa hanno predisposto per risolvere – finalmente – le problematiche relative alle richiesta di residenza in alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.
Il provvedimento
Il testo, particolarmente innovativo, nasce su preciso indirizzo dell’Assessore all’Anagrafe, Alessandra Sardu, e dell’Assessore alle Politiche per la Casa, Enrico Panini, che hanno accolto anche le tante istanze dei Sindacati della casa e delle Associazioni e Movimenti degli inquilini. Gli uni e gli altri hanno espresso un forte apprezzamento dei contenuti illustrati nella riunione conclusiva di un lungo e proficuo confronto.
Il tema della residenza è molto importante per le persone perché da essa deriva la possibilità di avere un medico, di iscrivere regolarmente i figli a scuola, et c. Secondo l‘innovativa circolare, d’ora in poi, presso gli uffici anagrafe delle Municipalità, potranno richiedere la residenza negli alloggi di proprietà comunale:
– i familiari di un cittadino in possesso del titolo di assegnazione dell’alloggio;
– i familiari stretti di un cittadino che, pur non avendo ancora il titolo, è comunque registrato anagraficamente nell’alloggio, ha fatto richiesta di voltura o regolarizzazione del titolo stesso emesso in precedenza a nome di un congiunto, ed è in regola con i pagamenti del canone di locazione.
Quest’ultima previsione, particolarmente innovativa rispetto ad interpretazioni restrittive a livello nazionale, consente di dare una risposta positiva alle richieste di residenza di migliaia di cittadini napoletani che, fino ad ora, nonostante non occupassero abusivamente un alloggio di proprietà comunale, non potevano ottenervi la residenza e, quindi, di conseguenza non potevano esercitare tutta una serie di diritti fondamentali costituzionalmente garantiti, come quello alla salute e all’istruzione.
“Una circolare orientata costituzionalmente – affermano soddisfatti i due assessori – che guarda alla legalità ed al riconoscimento dei diritti delle persone. Di nuovo un segnale positivo da Napoli”.