NAPOLI. Il Sindaco Luigi de Magistris ha istituito la “Consulta pubblica di audit sulle risorse e sul debito della Città di Napoli”.
La Consulta pubblica su risorse e debito della città di Napoli
Il Sindaco Luigi de Magistris con proprio decreto ha istituito la “Consulta pubblica di audit sulle risorse e sul debito della Città di Napoli”.
Come si legge nella parte dispositiva del Decreto Sindacale, l’istituzione, la composizione ed i compiti della “Consulta pubblica di audit sulle risorse e sul debito della Città di Napoli” fanno riferimento ai seguenti punti:
– per le ragioni espresse nelle premesse è istituita la “Consulta pubblica di audit sulle risorse e sul debito della città di Napoli”;
– la Consulta è composta da un numero di componenti fino a ventuno, nominati dal Sindaco anche fuori dal territorio napoletano, dei quali fino a dodici dovranno possedere comprovate competenze nel campo giuridico, economico, sociale, ambientale, lavoristico e dell’attivismo sociale; i restanti componenti, nel numero massimo di nove, saranno individuati mediante un Avviso pubblico online finalizzato alla presentazione delle candidature e alla registrazione delle proposte dei cittadini;
– il Presidente, nominato dal Sindaco, convoca la Consulta e svolge funzioni di coordinamento e di raccordo delle proposte, istanze e suggerimenti emersi dall’attività della stessa;
– la Consulta, oltre alle funzioni di studio, analisi e proposta in materia di strategie e politiche di bilancio e sull’andamento del debito pubblico locale, può esprimere valutazioni sulle proposte di delibere di Giunta comunale, aventi ad oggetto il bilancio del Comune di Napoli, gli atti di adeguamento normativo-fiscale e le azioni che incidono sul debito e sulla finanza pubblica locale del Comune di Napoli;
– la Consulta potrà, parimenti, esprimere valutazioni, su richiesta delle Commissioni consiliari, sulle delibere di competenza del Consiglio Comunale relative alle materie di cui sopra;
– la Consulta ha la facoltà, sentito l’Assessore di riferimento, di invitare funzionari e dirigenti competenti, nell’ottica della reciproca fiducia e della piena collaborazione;
– la Consulta si avvale, per le attività di supporto organizzativo, dell’Assessorato al Bilancio, nonché dell’apporto delle comunità di uso civico, del mondo della cultura e della ricerca, di associazioni di volontariato, di sindacati, gruppi di auditoria pubblica e comitati di abitanti, per ascoltarne le esigenze e sviluppare insieme proposte di deliberazione sull’utilizzo delle risorse economiche del patrimonio pubblico;
– le riunioni della Consulta sono pubbliche ed è data la possibilità agli intervenuti di prendere parola;
– ai componenti della Consulta non è corrisposto alcun emolumento o compenso.