Cronaca Napoli, Napoli

Napoli, tentato suicidio a Poggioreale: detenuto voleva impiccarsi

Carcere, Napoli, carabinieri
Carcere, Napoli, carabinieri
Carcere, Napoli, carabinieri

Rivolta al carcere di Poggioreale. In questi minuti è in atto una vera e propria rivolta da parte della quasi totalità dei detenuti ristretti nel Padiglione Salerno che ospita circa 300 detenuti.
Un sezione detentiva è stata praticametne distrutta da rivoltosi come spiegato da Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe sottolineando che “la situazione è molto grave”.

Rivolta a Poggioreale, il motivo

La protesta è nata per sollecitare le autorità a concedere il ricovero ad un detenuto con la febbre. Fattorello ha spiegato: “Ci arrivano da Poggioreale segnali allarmanti di una crescente tensione, con i detenuti che dopo aver sfasciato interamente parte del Padiglione Salerno stanno continuando da ore a minacciare gli Agenti di Polizia Penitenziaria in servizio nelle sezioni detentive con i piedi di legno dei tavoli e manici di scope. Sembra che stessero protestando per sollecitare il ricovero di un detenuto con la febbre.

La situazione è molto critica e sul posto si attende l’arrivo di personale di Polizia Penitenziaria di rinforzo, in arrivo da Secondigliano e da altre carceri. E’ sul posto anche il Pm di turno. Mi sembra evidente che c’è necessità di interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell’Amministrazione della Giustizia minorile, che assicurino l’ordine e la sicurezza in carcere a Poggioreale tutelando gli Agenti di Polizia Penitenziaria che vi prestano servizio. Ed è grave che non siano stati raccolti, nel corso del tempo, i segnali lanciati dal Sappe sui costanti e continui focolai di tensione del carcere napoletano”.

Le parole del segretario generale

Il segretario generale del Sappe Donato Capece ha commentato la condotta dei detenuti ancora in rivolta “irresponsabile e gravissima. Le carceri, dunque, sono ad alta tensione anche in Campania, specie a Poggioreale dove i detenuti presenti cono quasi 2.400: ma lo sono per gli Agenti di Polizia Penitenziaria, sempre più al centro di gravi eventi critici come quelli di Poggioreale.

Forse il pretesto della violenta protesta dei detenuti è  tra i più futili, ossia l’incapacità di convivere – seppur tra le sbarre – con persone diverse. O forse le ragioni sono da ricercare in screzi di vita penitenziaria, in sgarbi avvenuti fuori dal carcere o, ancora, il tempestivo mancato ricovero di un detenuto con febbre. Fatto sta che si è scatenata una pericolosa protesta che ha coinvolto ancora una volta i poliziotti penitenziari, a cui il Sappe rivolge espressioni di vicinanza e solidarietà”.

Emergenza rientrata

Il ministro della Giustizia informa che: “È rientrata nel giro di un paio di ore la protesta di un gruppo di detenuti nel carcere napoletano di Poggioreale. La protesta si è conclusa intorno alle 19 e i detenuti, dopo un confronto con il comandante e il provveditore della Campania, hanno fatto tutti rientro nelle proprie celle.

Il gruppo di 220 facinorosi aveva preso possesso nel primo pomeriggio del padiglione Salerno dell’istituto, sfogando la propria rabbia sulle strutture del reparto detentivo e sui suppellettili. Immediatamente il Prap campano ha mobilitato squadre di agenti di Polizia penitenziaria da altri istituti del territorio che hanno affiancato gli agenti in servizio a Poggioreale, contribuendo a riportare la calma e a ripristinare la normalità. Ingenti i danni arrecati al padiglione, ma fortunatamente nessun ferito fra personale e detenuti.

Sul posto, oltre al comandante del reparto di Polizia penitenziaria dell’istituto, sono subito accorsi il magistrato della procura della Repubblica di Napoli, Nunzio Fragliasso e il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, il quale, proprio nei giorni scorsi, aveva disposto uno sfollamento di 90 reclusi. In breve saranno invece trasferiti, ai sensi della circolare del capo Dap dell’ottobre scorso, i detenuti violenti autori della protesta”. Infine, il ministero comunica: “Proprio con particolare riguardo agli eventi critici e alle aggressioni da parte dei detenuti, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria sta lavorando da tempo.

Dopo la suddetta circolare sul trasferimento dei detenuti per motivi di sicurezza, è stato appositamente istituito un gruppo di lavoro per affrontare in maniera sistematica proprio eventi critici e aggressioni. Il progetto conclusivo, già portato in due occasioni all’attenzione dei sindacati con i quali si è prossimi a un accordo, è ora in dirittura di arrivo, a testimonianza che sulla situazione degli istituti penitenziari l’attenzione del Dap é sempre altissima”.

Tentato suicidio

Da segnalare anche un tentato suicidio nel corso della rivolta di questo pomeriggio a Poggioreale. Nel reparto SAI San Paolo un detenuto di 40 anni è stato salvato in extremis. L’uomo stava cercando di togliersi la vita utilizzando delle lenzuola ritagliate come corda e legate all’inferriate della finestra del bagno.

Decisivo il tempestivo intervento dell’agente di turno che grazie ad un compagno di stanza è riusco a salvare il detenuto che ha riportato escoriazioni al collo e tratto in salvo con non poche difficoltà visto come si era organizzato ed il peso.

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