SAN GIORGIO A CREMANO. Ritrovate e riportate in villa Bruno le ultime porte del XVIII secolo che furono sottratte dalla dimora storica nel 1993. Si tratta di due ante in legno, decorate in oro e affrescate a motivi floreali su fondo d’oro che separavano gli ambienti del piano nobile della villa.
Rubate nel 1993, le indagini
Il bene, appartenente alla famiglia Bruno, è l’ultimo esemplare di 11 porte che furono rubate dalla dimora nel 1993. Da quell’anno i carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale, in collaborazione con i militari della stazione di San Giorgio a Cremano, diretti dal maresciallo Gerardo Avolio, hanno avviato le indagini, scoprendo che tutte le porte sottratte dalla villa settecentesca, patrimonio della città, si trovavano in un’abitazione privata, a Firenze. Da allora, nel corso degli anni, le porte sono state riportate a San Giorgio a Cremano, per essere ricollocate nella loro posizione originaria, all’interno della splendida dimora di via Cavalli di Bronzo.
Le dichiarazioni del sindaco Zinno
Il sindaco Giorgio Zinno ha chiesto di vedere per primo il bene riportato in città, dopo 25 anni. Attraverso l’assessorato al Patrimonio, guidato da Pietro De Martino, il primo cittadino assicura che questa e le restanti porte in stile roccocò, saranno rimontate sempre al piano Nobile, riportando così gli ambienti della villa al loro originario disegno.
” Siamo un territorio a vocazione culturale e questo bene restituito alla città è come un dono che abbiamo ricevuto per la seconda volta – commenta il sindaco Giorgio Zinno – e per questo ringrazio i carabinieri che hanno lavorato con tenacia per anni , consentendo alla città di poter riavere tutte le preziose porte che erano state illecitamente sottratte da villa Bruno”.
Il patrimonio culturale di villa Bruno
A tal proposito infatti, proprio pochi giorni fa è stata sistemata nel giardino di Villa Bruno la scultura futurista dell’artista Guglielmo Roehrsse: “Donna nel vento” (1997) che era stata più volte vandalizzata da ignoti fino ad essere sottratta dai giardini pubblici, davanti al cinema Flaminio dove fu posta in seguito alla donazione dell’artista alla città. Dopo il restauro l’opera è stata riportata al suo splendore originario e collocata nel palazzo della cultura sangiorgese, nuovamente a disposizione di cittadini e visitatori.
“Nel progetto complessivo di bellezza legato al nostro territorio stiamo lavorando per riportare alla luce le opere che compongono il nostro capitale artistico – conclude Pietro De Martino – Purtroppo alcune di esse sono oggetto di furto ma siamo fiduciosi che le forze dell’ordine otterranno risultati positivo come è già avvenuto per le porte della nostra splendida villa”.