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San Gennaro, questa volta il sangue non si è sciolto

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Il miracolo di San Gennaro non si è compiuto, non si è sciolto il sangue per il miracolo di oggi, giovedì 16 dicembre. Il prodigio è atteso nella giornata di oggi, 16 dicembre, ultima delle tre date nelle quali tradizionalmente si ripete.


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Non si è sciolto il sangue di San Gennaro, niente miracolo di dicembre

Questa mattina il sangue di San Gennaro non si è sciolto ed i cittadini di Napoli sono ancora in trepidante attesa del miracolo. Alle 9 la cassaforte nella Cappella del Tesoro del Duomo di Napoli è stata aperta, ma il sangue non è liquefatto. Il miracolo, dunque, non è ancora avvenuto.

I fedeli continuano intanto a pregare. «Il sangue è solido, ma noi crediamo che il santo patrono di Napoli, ancora una volta, non manchi di far sentire il suo amore e la sua protezione per la città».

Il prodigio si ripete tre volte in un anno (il 19 settembre, nel sabato precedente la prima domenica di maggio e il 16 dicembre). Il 16 dicembre dell’anno scorso il sangue non si sciolse. 

Cosa è successo quando non si è sciolto il sangue di San Gennaro?

Cosa è successo quando non si è sciolto il sangue di San Gennaro? Nella giornata di oggi, giovedì 16 dicembre non si è verificato il miracolo del Santo Patrono di Napoli. Il sangue è rimasto solido non liquefacendosi.

Già diverse volte non si è verificato il miracolo di San Gennaro. È accaduto, ad esempio, nel settembre del 1939 e del 1940, in corrispondenza con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale e con l’entrata dell’Italia nel conflitto bellico.

Il sangue non si sciolse neanche tre anni dopo, nel periodo dell’occupazione nazista. Niente miracolo anche nel 1973 quando a Napoli imperversava il colera.  Non ci fu la liquefazione nemmeno nel 1980, l’anno del terremoto in Irpinia e inoltre lo scorso 16 dicembre.

Quando avviene il miracolo del sangue di San Gennaro

Il rito si ripete tre volte l’anno:

Oggi il miracolo del sangue di San Gennaro: i numeri da giocare (in ogni caso)

Quali sono i numeri da giocare al lotto per il miracolo del sangue sciolto di San Gennaro? Sono tre le date nelle quali i napoletani si riuniscono in preghiera per invocare lo scioglimento del sangue: il 19 settembre, giorno del santo patrono e anniversario del suo martirio, il 16 dicembre – in ricordo dell’intervento con cui si attribuì a San Gennaro il miracolo che bloccò l’eruzione dl Vesuvio nel Seicento – e il primo sabato di maggio, in ricordo della traslazione dei resti del Santo dall’agro Marciano e da Montevergine a Napoli.

Dopo l’avvenuto miracolo di San Gennaro, a Napoli è consuetudine tentare la sorte giocando i numeri del santo al lotto. La liquefazione del sangue di San Gennaro posto all’interno dell’ampolla, dà speranza al popolo partenopeo, quello credente e non. Infatti gli appuntamenti con la funzione inerente al santo patrono di Napoli sono molto seguiti e fanno accorrere al Duomo di Napoli centinaia di fedeli.

L’avvenuto miracolo porta non solo felicità per l’avvento di per sé, ma anche la speranza di una vincita al lotto giocando i numeri dedicati al santo. Il popolo resta con la speranza di un “regalo” inviato dal santo patrono e tenta la fortuna giocando al lotto.

I numeri che di consuetudine vengono giocati sulla ruota di Napoli sono composti da due terni, ovvero: 18-19-66, che stanno a significare il sangue, la data, e il miracolo, mentre un secondo terno sarebbe 19-84-90, interpretati nella smorfia napoletana come la data, la chiesa e il popolo.

Il sangue di San Gennaro non si è sciolto, i numeri del lotto da giocare secondo la Smorfia

E se il sangue di San Gennaro non si è sciolto?. Sono tre i numeri da giocare, chiaramente sulla ruota di Napoli. Il 13 (il sangue), il 16 (giorno in cui si sarebbe dovuto sciogliere il sangue) ed il 17 (la disgrazia). Il 16 dicembre del 1631 San Gennaro salvò Napoli da una violenta eruzione del Vesuvio. I napoletani si affidarono al santo portando un busto contenente il suo cranio e la reliquia del sangue in processione per le strade. Miracolosamente, la lava si fermò miracolosamente ai confini della città e Napoli fu salva.

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