NAPOLI. Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli ispezionato dal Movimento Cinque Stelle. Dopo l’invasione di formiche nei reparti e le infiltrazioni di acqua piovana in sala parto, la nuova emergenza: mancano i certificati antincendio e quelli di abilitazione all’esercizio.
Ospedale San Giovanni Bosco ispezionato dal M5S
Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli ispezionato. In visita alla struttura ospedaliera, il Presidente della commissione Sanità al Senato Pierpaolo Sileri, la consigliera regionale Valeria Ciarambino e i senatori Maria Domenica Castellone e Raffaele Mautone del Movimento Cinque Stelle.
Le dichiarazioni del M5S: “Strutture degradate da anni”
«Abbiamo avuto modo di constatare lo stato di abbandono e di totale inefficienza in cui è precipitata la sanità in Campania. Siamo stati al San Giovanni Bosco, teatro degli ultimi scandalosi casi di formiche su una paziente intubata e di pioggia in sala parto. Dopo aver visitato i due reparti, abbiamo ispezionato anche il pronto soccorso e i reparti di medicina e ortopedia. È chiaro che c’è un problema di governance dei singoli ospedali e dell’intera Asl Napoli 1. Queste strutture sono state lasciate al degrado più totale per anni. Risparmiare sulla vita dei pazienti non è più accettabile. Tagliare per presentare conti a posto non è la soluzione. Lavoreremo con il ministero per impedire tutto questo e perché ogni euro speso vada a favore del pubblico, a cui restituiremo dignità, così da garantire ai cittadini la qualità dell’assistenza che meritano».
“San Giovanni Bosco struttura moderna”, replica il direttore sanitario
«Il pronto soccorso del San Giovanni Bosco registra oltre 65 mila accessi l’anno, eppure manca un triage e i pazienti restano ricoverati anche fino a dieci giorni prima di essere trasferiti in reparto. Nonostante ciò, il direttore sanitario definisce moderna la struttura dell’ospedale che gestisce. Di fronte a una situazione di grave emergenza, vengono individuati come unici responsabili del caso delle formiche tre infermieri. Parliamo di un ospedale che non ha il certificato di abilitazione all’esercizio e nel quale mancano addirittura le certificazioni antincendio. Una situazione che accomuna questo nosocomio a tutti gli altri della Asl Napoli 1, che versano nelle medesime condizioni e tutti risultano sprovvisti di certificazioni che consentano l’agibilità all’esercizio».