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San Lorenzo 2018, come e dove osservare le stelle cadenti

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NAPOLI. Tornano puntuali, come ogni anno, le stelle cadenti di agosto, le Perseidi, note anche come le ‘Lacrime di San Lorenzo’, uno dei fenomeni astronomici più popolari che il cielo ci regala sempre a ridosso del Ferragosto. In più quest’anno, assicurano gli esperti, ci saranno anche le condizioni ideali per poterle osservare.

Le stelle cadenti del 10 agosto, San Lorenzo

La tradizione – si apprende dall’Ansa – lega il fenomeno al martirio di San Lorenzo, la cui ricorrenza si celebra proprio il 10; tuttavia, il fenomeno è attivo per molti giorni intorno al vero picco di visibilità, previsto tra il 12 e 13 agosto.

Da dove vengono le Perseidi

Lo sciame delle Perseidi è originato dalla cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862 e il cui ultimo passaggio risale al 1992, e sono cosi chiamate perché sembrano provenire da un punto del cielo al di sopra della costellazione di Perseo.

“Il fenomeno si verifica quando la Terra passa in prossimità dell’incrocio tra la sua orbita e quella della cometa in questione, ‘tuffandosi’ così nella nube di polveri seminata da quest’ultima lungo il proprio percorso attorno al Sole”, spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project: “I grani di polvere, penetrando a gran velocità nell’atmosfera, bruciano per attrito, lasciando così nel cielo la caratteristica scia”.

Come osservare le stelle cadenti

In condizioni ideali e con un cielo buio, lontano dalle città che con le loro luci disturbano lo spettacolo, si possono osservare anche centinaio di meteore ogni ora. La presenza della Luna, specie se piena, può disturbare pesantemente le osservazioni, come è accaduto proprio nel 2017. Quest’anno, invece, le condizioni del cielo saranno perfette, in quanto ci si troverà in fase di Luna nuova. “La Luna sarà nuova l’11 agosto, proprio a ridosso del massimo di attività”, afferma Masi, “e non intralcerà in nessun modo la visione delle tipiche scie luminose”.

Quindi, il vademecum per osservare al meglio le stelle cadenti, spiega ancora Masi: è cielo buio, osservazione possibilmente dalla seconda parte della notte fino all’alba e rigorosamente ad occhio nudo. Perché non c’è bisogno di particolari strumentazioni, assicura l’astrofisico, “lo strumento ideale sono gli occhi, che permettono di osservare ampie porzioni di cielo”.

Come ogni anno, l’evento sarà seguito in tutta Italia con serate dedicate all’osservazione. L’Unione Astrofili Italiani (Uai) promuove l’iniziativa ‘Notti delle stelle – Calici di stelle 2018″, abbinando in molte località l’osservazione delle stelle cadenti di agosto con la manifestazione enogastronomica ideata dal movimento Turismo del vino e promossa in collaborazione con l’Associazione nazionale Città del vino.

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