Scoperta officina per la preparazione di armi clandestine a Sant’Anastasia: nel pomeriggio di ieri, mercoledì 12 novembre, sono stati arrestati due uomini di 58 e 63 anni. Il blitz della Polizia di Stato. All’interno di uno stabile sono stati rinvenuti e sequestrati torni, frese, prodotti chimici per la saldatura e la pulizia delle armi.
Sant’Anastasia, officina per la preparazione di armi clandestine: arrestati
Ieri pomeriggio, mercoledì 13 novembre, la polizia di stato ha arrestato due uomini di 58 e 62 anni per detenzione e porto abusivo di armi clandestine in luogo pubblico, oltre alla detenzione illegale di armi, componenti e munizioni. In particolare, gli agenti della squadra mobile, supportati dal personale dei commissariati di Poggioreale e Ponticelli, hanno sorpreso i due mentre si scambiavano una pistola all’interno dei locali dell’azienda per cui lavorano. L’arma, successivamente sequestrata, è risultata essere una pistola semiautomatica calibro 6.35, con matricola abrasa e un caricatore contenente sei proiettili.
La perquisizione
Le successive perquisizioni, condotte sia nei luoghi di lavoro che nelle abitazioni dei due individui, hanno portato al rinvenimento e al sequestro di ulteriori armi e munizioni. In particolare, gli agenti hanno trovato, all’interno di un armadietto dell’azienda, una pistola semiautomatica identica per tipo e calibro a quella sequestrata durante lo scambio. Nella prima abitazione, situata nel quartiere Poggioreale, sono state scoperte e sequestrate una pistola replica Beretta modello 92, circa 20 munizioni di vari calibri e numerose parti di armi da fuoco adatte all’uso. In un’altra abitazione a Sant’Anastasia, la perquisizione ha incluso un locale che uno degli arrestati aveva allestito come un’officina per la preparazione, riparazione e modifica delle armi da fuoco.
All’interno del locale sono stati scoperti e sequestrati torni, frese, sostanze chimiche per la saldatura e la pulizia, strumenti per la manutenzione e la preparazione di armi da fuoco, un silenziatore, diverse canne di pistole, altre componenti utili all’uso delle armi e un lampeggiante simile a quelli in dotazione alle Forze dell’Ordine. Inoltre, nell’officina sono stati confiscati vari libretti contenenti le specifiche tecniche di alcune pistole “replica”, con annotazioni manoscritte sui pezzi da sostituire e i relativi codici identificativi, finalizzati a trasformare le armi giocattolo in vere armi da fuoco. Per questi motivi, gli indagati sono stati arrestati.
