NAPOLI. Tiene banco la polemica e il continuo botta e risposta tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e lo scrittore napoletano Roberto Saviano. Il primo, questa mattina, ha dichiarato che le “istituzioni valuteranno se togliere la scorta a Saviano” (minacciato anni fa dai casalesi in seguito alla pubblicazione del suo primo libro, Gomorra, e ad alcune sue dichiarazioni in quel di Casal di Principe, in provincia di Caserta).
La risposta dello scrittore non si è fatta attendere: “Salvini è il Ministro della Malavita. Non ho paura di te, buffone”, ha dichiarato con forza Saviano nel pomeriggio.
In molti si sono schierati dall’una o dall’altra parte, come Laura Boldrini e Pietro Grasso che hanno immediatamente difeso le ragioni di Roberto Saviano.
Saviano-Salvini, scontro anche sui social
In molti, anche tra le persone comuni, hanno deciso di prendere parte al dibattito che vede a questo punto due schieramenti nettamente opposti tra loro: da una parte coloro che sostengono Salvini, dall’altra tutti coloro che si schierano a favore delle ragioni di Saviano.
Quest’ultima fazione, almeno sui social, sembra prevalere. Infatti, nel corso della giornata, si sono alternati alcuni hashtag di successo come #iostoconSaviano, ma anche #Savianononsitocca.
1992. Una signora tra il pubblico: “Falcone, lei dice che in Sicilia si muore perché si è soli. Giacché lei è ancora tra noi, chi la protegge?”
Falcone: “Questo significa che per essere credibili bisogna essere ammazzati, in questo paese?”#savianononsitocca #saviano #Salvini— emiliano fittipaldi (@emifittipaldi) 21 giugno 2018
#Salvini minaccia di togliere la scorta a @robertosaviano. Siamo alle intimidazioni. Dunque il problema di Salvini non è la mafia, ma chi la mafia la combatte e per questo vive sotto scorta. Ma da che parte sta il Ministro dell’Interno? #savianononsitocca
— Pina Picierno (@pinapic) 21 giugno 2018
Istruzioni per l’uso: non è il ministro dell’Interno a decidere delle scorte. Anche oggi .@matteosalvinimi raggiunge il risultato: innesca futile polemica, aumenta consenso ed evita di misurarsi con i problemi. E le mafie se la ridono.. #SavianoNonSiTocca https://t.co/8wBozDVgvu pic.twitter.com/TBT1Hfjv9k
— Lorenzo Frigerio (@lorenz_frigerio) 21 giugno 2018
#savianononsitocca
I leghisti li posso capire, ma i grillini no.
Erano nati per combattere la mafia e dare maggior potere alla società civile, e invece sono finiti a fare i guardaspalle di Salvini.— Andrea Cerri (@andr900) 21 giugno 2018
Posso dire che avere un Ministro dell’Interno che parla come un camorrista mi fa paura?#Savianononsitocca
— Dottor Giancarlo (@ggv84) 21 giugno 2018
#Savianononsitocca non c’è niente altro da aggiungere
— Gennaro Migliore (@gennaromigliore) 21 giugno 2018