Un intervento in piena notte, un uomo in fin di vita e la squadra del 118 intervenuta sul posto aggredita: è successo a Scampia
Aggredita una squadra del 118 a Scampia, la denuncia
La chiamata alla postazione 118 aeroporto è arrivata alle 3.22: la squadra viene inviata a Scampia, in via Labriola, per un codice rosso.
Il medico di postazione contatta l’utente per delucidazioni sul l’indirizzo, poco preciso e, racconta, di aver subito sin da quel momento delle aggressioni verbali al telefono.
Per maggiore sicurezza, il medico di postazione decide di allertare, tramite la Centrale operativa, le forze dell’ordine.
Giunti sul posto, il medico della squadra viene minacciato e trascinato per le scale. Nel momento in cui provava ad avvicinarsi all’uomo a terra, per soccorrerlo, veniva allontanato con violenza, tanto da venire ferito lui stesso al ginocchio.
Nonostante le difficoltà, gli uomini del 118 iniziano le operazioni sull’uomo, probabilmente colpito da infarto, ma dopo 30 minuti di inutili tentativi, hanno dovuto dichiararne il decesso.
Mancanza di sicurezza e paura
Purtroppo solo dopo 30 minuti di rianimazione, i parenti si sono calmati e si sono resi conto dell’enorme sforzo dell’equipaggio. Secondo quanto riferito dagli uomini del 118, le forze dell’ordine non sono mai intervenute in 45 minuti. Per il medico trauma contusivo al ginocchio e stress emotivo.
Sull’argomento torna in modo deciso il Presidente nazionale associazione guardie particolari giurate Giuseppe Alviti il quale, esaltando l’operato del 118, ribadisce che
fino a quando non provvederanno ad una scorta armata con guardie giurate, che in quel momento devono rivestire la qualifica di p.s., non ci si potrà meravigliare se scapperà anche il morto nell’equipe di emergenza medica