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Scampia, chiuso il cantiere della facoltà di Medicina

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NAPOLI. Il comune chiude il cantiere della facoltà di Medicina a Scampia: dalla Regione non arrivano in fondi per palazzo San Giacomo. Lo riporta il quotidiano Repubblica Napoli.

Scampia, chiuso il cantiere della facoltà di Medicina

L’ordine di servizio partito dal comune due giorni fa – scrive Repubblica Napoli – chiude il cantiere della facoltà di Medicina a Scampia. Un edificio praticamente completato e destinato a ospitare migliaia di studenti dell’ateneo Federico II. Un’opera costata 31 milioni di euro, in gran parte fondi europei.

Un’opera sulla quale, per le mancate erogazioni dei finanziamenti da parte della Regione Campania, cade ora una pietra tombale. Il responsabile del procedimento, l’architetto Raffaele Esposito, e il dirigente del Servizio edilizia pubblica del Comune, l’architetto Paola Cerotto, hanno tentennato a lungo prima di firmare il documento. Hanno sollecitato la Regione Campania, hanno chiesto incontri e chiarimenti. Hanno inviato note su note, da maggio a oggi. Ma Santa Lucia non ha concesso sconti: non ha liquidato i pagamenti previsti, oltre 3 milioni di euro. Tre milioni e 340 mila euro, per l’esattezza (cui va aggiunta l’Iva). E senza soldi non c’è verso di raggiungere l’obiettivo finale: consegnare alla città l’edificio che avrebbe dovuto ospitare i corsi per le Professioni sanitarie della facoltà di Medicina.

«Non è possibile proseguire ulteriormente nella realizzazione delle opere» c’è scritto nero su bianco nell’ordine di servizio. Il progetto risale al 2007. E la nuova sede di Medicina doveva esser pronta entro il 2014. Ma una serie di ritardi nell’erogazione dei fondi da parte della Regione ha fatto procedere il cantiere a singhiozzo, nonostante le sollecitazioni dei comitati di quartiere – molto mobilitati sulla vicenda e promotori di petizioni sottoscritte anche dal sindaco Luigi De Magistris – e della Municipalità. Il cantiere, si era detto dopo l’ennesimo stop and go, sarà consegnato alla città entro il 2016. Sono trascorsi, invano, altri due anni.

L’associazione temporanea di imprese guidata dalla Pacifico Costruzioni e il consorzio Del Bo’ scarl, che nel 2008 si aggiudicarono i lavori per la realizzazione di Medicina a Scampia, sono andati avanti nei lavori (una parziale sospensione era già stata stabilita a novembre scorso, nell’attesa del finanziamento legato ai fondi Fesr 2007/2013), ma adesso il Comune, in quanto stazione appaltante, ha un debito troppo consistente con le imprese. E alza le braccia, si arrende attribuendo però la responsabilità alla Regione Campania: «A tutt’oggi i fondi indispensabili per il prosieguo dei lavori relativi al progetto originario non sono stati ancora accreditati» e non c’è certezza neppure per i pagamenti dei cosiddetti “lavori complementari e aggiuntivi”.

Napoli, i debiti del comune

Il comune è in debito con l’affidataria per oltre 1 milione e 900 mila euro, sul fronte del finanziamento originario, e per un altro milione e mezzo per le altre opere. Debiti incolmabili se la Regione non provvederà a liquidare i finanziamenti previsti. E con la sospensione totale dei lavori non solo si allungano i tempi di consegna del cantiere, ma crescono i costi.

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