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Schiaffi e pugni a Montecitorio: lite tra deputati Fratelli d’Italia e Lega

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Schiaffi e pugni a Montecitorio, nell’Aula della Camera durante l’esame del dl palagiustizia Bari, dove c’è stato uno scontro fisico tra deputati di Fdi e, pare, della Lega. Sono stati visti volare dei ceffoni, secondo quanto riportato da Il Messaggero. Il presidente Roberto Fico ha sospeso la seduta mentre dai banchi del Pd si urlava «Dimissioni, dimissioni!».

Schiaffi e pugni alla Camera dei deputati

Il sottosegretario Vittorio Ferraresi aveva appena iniziato a parlare, sostenendo di aver «sentito in quest’Aula delle inesattezze gravi, alcune anche con peso penale di cui ciascuno si assume la responsabilità». Parole che hanno scatenato la reazione dell’opposizione. Emanuele Fiano ha chiesto al presidente Fico di «richiamare formalmente il sottosegretario che ha minacciato i deputati. Lui non è qui a fare il Pm, e non ha il diritto di minacciare». Nel frattempo, però, parte una bagarre a destra, tra deputati di Fdi e della Lega. Fico richiama Marco Silvestroni e un altro deputato, e intervengono i commessi a separare la rissa in corso. Volano schiaffi e pugni e alla fine la seduta viene sospesa.

«In base alla Costituzione, i membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse nell’esercizio delle loro funzioni. Questa Aula è sempre libera e indipendente nella espressione delle opinioni senza temere alcunchè dal punto di vista penale». Lo ha detto, tra gli applausi delle opposizioni, nell’Aula della Camera il presidente Roberto Fico, ribadendo che «l’aula è stata sospesa per i tumulti» ed «il Governo qui non è ospite»

Il Pd chiede alla ripresa della seduta dell’Aula della Camera la convocazione urgente della conferenza dei capigruppo. «L’atteggiamento del governo è stato grave e serio», ha detto Graziano Delrio, sostenendo che «la comunicazione del governo via Facebook è umiliante». Alla richiesta di Delrio si è associato Francesco Paolo Sisto che ha chiesto «un richiamo esemplare» per il sottosegretario Ferraresi, perchè «qui non si minaccia nessuno». «Il governo qui è ospite», ha ribadito Fabio Rampelli di Fdi stigmatizzando la «minaccia indirizzata verso il Parlamento ed i parlamentari. Va richiamato e basta».

«Il governo finisca il suo intervento». Lo ha detto il capogruppo M5S Francesco D’Uva nell’Aula della Camera, osservando: «Spero che tutto questo non sia strumentale per bloccare l’ufficio di presidenza convocato alle 13.30 per importanti decisioni». D’Uva si riferisce, senza citarla, alla delibera sui vitalizi.
«Non era mia intenzione attaccare i deputati e quantomeno minacciare. Mi dispiace». Lo ha detto nell’Aula della Camera il sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi alla ripresa dei lavori dopo la sospensione per la bagarre.

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