Le scosse più intense, di magnitudo 3.1 e 2.7, sono state percepite dalla popolazione a Napoli. Gli studenti sono in attesa di ulteriori verifiche prima di poter entrare in aula.
Sciame sismico ai Campi Flegrei, oltre 50 scosse registrate
Per i bambini di Pozzuoli, quella di oggi è finita per diventare una giornata di festa inaspettata, nonostante lo spavento iniziale. I piccoli, accompagnati dai loro genitori, si sono ritrovati nel parco a divertirsi tra altalene e partite a pallone, con le lezioni saltate. Proprio nell’orario in cui avrebbero dovuto entrare in classe, una serie di scosse aveva spaventato i bambini, mentre i genitori, allarmati dai messaggi che circolavano sulle chat, si sono precipitati a scuola.
A partire dalle 8 del mattino, lo sciame sismico che ha interessato la zona dei Campi Flegrei ha registrato oltre 50 scosse. La maggior parte delle quali di bassa intensità. Solo tre hanno superato la magnitudo 2.0, con la più forte, alle 8:52, di magnitudo 3.1, localizzata a una profondità di quasi 3 chilometri nell’area di Solfatara e Pisciarelli, circa 5 chilometri a est di Pozzuoli.
Il terremoto è stato avvertito sia nei comuni a ridosso della zona ma anche in diversi quartieri di Napoli, in particolare ai piani alti. Secondo quanto sottolinea Francesca Bianco, direttrice del dipartimento vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia “lo sciame sismico è strettamente correlato al fenomeno del sollevamento del suolo, che prosegue nell’area dei Campi Flegrei in modo costante dal 2005. Finché continua il sollevamento dobbiamo aspettarci simili eventi sismici”.
Il sollevamento del suolo ha raggiunto, a partire dal luglio dello scorso anno, una velocità di circa 2 centimetri al mese nella zona maggiormente interessata, che è il Rione Terra di Pozzuoli. “Il fenomeno non sta regredendo – aggiunge la ricercatrice dell’Ingv – e continuiamo anche ad osservare l’aumento delle anomalie geochimiche”.
L’epicentro della scossa più intensa si trova proprio nell’area caratterizzata dalla maggiore attività fumarolica, ovvero il settore vulcanico più attivo della caldera dei Campi Flegrei. Stando a quanto riportato dal tavolo di monitoraggio convocato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, non sono stati segnalati danni a persone o cose. Per precauzione, è stata disposta anche la chiusura dei siti del Parco archeologico dei Campi Flegrei.
La situazione nelle scuole
Subito dopo la scossa più intensa, i bambini della scuola elementare Madonna Assunta, l’ultima nel territorio di Napoli, al confine con Pozzuoli, sono stati fatti uscire e portati in luoghi sicuri, come cortili e palestre. Successivamente, con il permesso dei genitori, sono stati accompagnati al parco. Tra le giostre e un pallone, i piccoli hanno potuto così lasciarsi alle spalle i momenti di paura.
“Abbiamo sentito la prima scossa, ci siamo nascosti sotto il banco. Poi i nostri insegnanti ci hanno spiegato cosa fare. Siamo usciti. E poi è arrivata la seconda, più forte. Abbiamo avuto paura”, ha raccontato una bambina di circa 8 anni alla sua mamma, cercando di spiegare le sensazioni vissute durante lo sciame sismico. La madre, a casa, ha ricevuto il messaggio nella chat dei genitori e si è precipitata a scuola. Anche lei ha provato un forte spavento, ma fortunatamente non ci sono stati danni.
“Successivamente alle scosse di questa mattina nell’area flegrea, sono state attivate tutte le procedure per la verifica della sicurezza delle strutture scolastiche e ospedaliere. Non sono stati riscontrati danni. Per le scuole, considerato che non c’è pericolo per l’incolumità delle persone, è stata disposta la ripresa delle attività”, ha dichiarato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha sottolineato che sono stati seguiti tutti i protocolli di sicurezza, in particolare nelle scuole, e che, al di là di qualche momento di paura comprensibile, non si sono verificate criticità.