La vertenza Whirlpool Napoli, stabilimento per il quale la multinazionale americana ha annunciato lo stop alla produzione a partire dal prossimo 1° novembre, va riattivata immediatamente.
Whirpool, sciopero generale a Napoli
L’ultimo confronto tra tutte le parti firmatarie dell’accordo di ottobre scorso si è tenuto il 17 settembre, 5 settimane fa. In seguito ci sono stati incontri a due: i sindacati e l’azienda, separatamente, sono stati ricevuti dalla presidenza del Consiglio.Per Barbara Tibaldi, responsabile del settore elettrodomestici per la Segreteria nazionale Fiom, “non è possibile arrivare allo stop delle produzioni dello stabilimento di Napoli senza aver riconvocato il tavolo di confronto. Stop che come organizzazioni sindacali abbiamo appreso solo da comunicazioni stampa e mai direttamente».
“Sempre dalla stampa, in riferimento all’intervento al convegno dei giovani di Confindustria dell’ad di Invitalia, Domenico Arcuri, apprendiamo della possibilità di un possibile ritorno, in salsa diversa, di Prs nel futuro dello stabilimento di via Argine.
Per la Fiom qualsiasi soluzione che preveda la partecipazione di questa azienda non esiste, sarebbe una perdita di tempo.”“Per quanto ci riguarda – conclude Tibaldi – le risposte devono arrivare dal premier Conte, dal ministro Patuanelli e dall’azienda.”
Rosario Rappa, segretario generale della Fiom di Napoli: “In attesa del riavvio del confronto si allarga la mobilitazione a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool. Il 25 ottobre, a Castel dell’Ovo, si terrà l’iniziativa ‘Napoli non molla’, alla quale hanno già aderito rappresentanti della politica, della cultura e della società civile, e all’interno della quale verrà presentata la Cassa di resistenza a supporto della lotta”.“Inoltre – conclude Rappa – per giovedì 31 ottobre Cgil, Cisl e Uil di Napoli hanno proclamato lo sciopero generale provinciale con manifestazione per le vie della città, da piazza Mancini a piazza del Gesù”.