Guerriglia a Napoli dopo il nuovo dpcm: circa 1200 individui hanno chiuso le vie di accesso alle forze di polizia, attraverso una sapiente disposizione dei cassonetti della spazzatura.
Napoli, “militanti” radunati su Telegram
Stando a quanto emerso finora (al lavoro la digos, la mobile e i carabinieri), sono state usate piattaforme di messaggistica istantanea (modello telegram), per chiamare a raccolta affiliati e sodali, magari attraverso poche parole usate come slogan della protesta.
Dopo un iniziale corteo pacifico, è scattata la guerriglia in Via Santa Lucia dove i protestanti hanno usato sassi e oggetti metallici, hanno gettato bombe carta e bottiglie, hanno provato a isolare alcuni esponenti delle forze dell’ordine, per poi sferrare attacchi repentini.
Oltre mille soggetti con il volto coperto, tutti pronti ad agire grazie a un segnale concordato: con ordini elementari, trasmessi su chat rimosse un attimo dopo l’inferno napoletano.