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Scontri tra tifosi della Roma e del Napoli sull’A1, 33 perquisizioni

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Gli scontri

Sono in corso le perquisizioni nei confronti di 33 tifosi, ritenuti possibili autori degli scontri avvenuti sull’A1 tra tifosi della Roma e del Napoli. Sono tutti appartenenti agli ultras delle due squadre e uno aderente ai tifosi dell’Arezzo. I fatti risalgono allo scorso 8 gennaio presso l’area di servizio di Badia Al Pino.

Scontri tra tifosi della Roma e del Napoli sull’A1: le perquisizioni

Sono in corso le perquisizioni nei confronti di 33 tifosi, ritenuti possibili autori degli scontri avvenuti sull’A1 tra romanisti e napoletani. Sono tutti appartenenti agli ultras delle due squadre e uno aderente ai tifosi dell’Arezzo. I fatti risalgono allo scorso 8 gennaio presso l’area di servizio di Badia Al Pino.

Il provvedimento ha la finalità di acquisire ulteriori prove per definire le responsabilità degli indagati coinvolti negli eventi.

Gli scontri

I fatti si svolsero sull’autostrada del Sole, teatro di scontri tra i tifosi di Napoli e Roma. Contatto avvenuto nell’area di servizio di Badia al Pino, luogo in cui l’11 novembre del 2007 morì Gabriele Sandri, supporter della Lazio.

Scontri tra tifosi di Roma e Napoli, violenza in autostrada

L’autostrada è stata bloccata, con la corsia Nord dell’A1 chiusa e con inevitabili ripercussioni sul traffico. I tifosi del Napoli erano diretti a Genova dove gli azzurri scesero in campo contro la Sampdoria. I tifosi della Roma, invece, stavano raggiungendo Milano in vista della partita contro il Milan. Sul posto le pattuglie della polizia stradale della sezione di Battifolle. Secondo le prime informazioni, un tifoso romanista rimase ferito e portato all’ospedale di Arezzo. Avrebbe riportato ferite da arma da taglio. Non ci sarebbe stato l’intervento dei sanitari bensì si sarebbe recato autonomamente al pronto soccorso.

Ipotesi agguato

Negli scontri, secondo le prime informazioni, sarebbero state coinvolte circa 300 persone. Gli agenti sono intervenuti per evitare conseguenze peggiori mentre gli ultrà si affrontavano con spranghe, aste delle bandiere, caschi e cinghie. Secondo la Questura di Arezzo all’origine degli scontri l’agguato teso da un gruppo di ultrà del Napoli ai romanisti in transito per raggiungere Milano. Solo in seguito ne è nata una risposta dai “rivali” con lancio di sassi e lacrimogi. La polizia per scongiurare altri pericoli ha bloccato il tratto, riaperto solo ore più tardi.

Salvini: “Mai più allo stadio”

“Questi non sono tifosi. Autostrada chiusa e viaggiatori italiani bloccati? Paghino tutti i danni di tasca loro, e mai più allo stadio”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini sui social.

Il commento dei sindaci di Napoli e Roma

“Gli scontri in autostrada tra tifosi del Napoli e della Roma sono inaccettabili. Ci auguriamo che le forze dell’ordine identifichino e puniscano come meritano i responsabili. Questi non sono veri sportivi! Napoli e Roma sono città amiche che dicono No ad una violenza senza senso”. Così su Twitter il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

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