Una bambina è morta a causa di un violento impatto tra due auto avvenuto la scorsa notte a San Giuseppe Vesuviano. Il giovane è fuggito ma ieri mattina si è presentato al commissariato.
Muore una bimba di 5 anni a seguito di un violento incidente, il conducente scappa
Ha perso conoscenza immediatamente ed è deceduta in ospedale la piccola Assunta Lidia Tufano, che non aveva ancora compiuto sei anni, coinvolta in un incidente stradale avvenuto la scorsa notte a San Giuseppe Vesuviano, lungo la strada che conduce a San Gennarello di Ottaviano. Nell’auto, insieme alla bambina, c’erano la madre al volante, la sorella maggiore e la zia, tutte residenti a San Giuseppe. Il veicolo, una Peugeot 208, ha urtato una Range Rover che proveniva da una strada laterale.
Il conducente di quest’ultima, dopo l’impatto, si è allontanato insieme a tre amici che si trovavano con lui. Si tratta di un giovane di 29 anni di San Giorgio a Cremano, che però ieri mattina si è presentato al commissariato di polizia di San Giuseppe Vesuviano, fornendo la sua versione dei fatti. Attualmente, la sua posizione è in esame presso la Procura di Nola, che potrebbe decidere di denunciarlo per omicidio stradale.
Il violento impatto
Il pubblico ministero starebbe considerando anche ulteriori provvedimenti. Sarà fondamentale la ricostruzione precisa della dinamica dell’incidente, su cui stanno lavorando gli agenti del commissariato. Al momento non è chiaro dove si trovasse seduta la piccola Assunta Lidia durante lo scontro. L’incidente è avvenuto circa 20 minuti prima dell’una di ieri pomeriggio. La strada era ancora frequentata, grazie al clima mite. La madre della bambina era in auto con la sorella e si stava recando a San Giuseppe Vesuviano quando, proveniente da via Rossilli, è sopraggiunta una Range Rover guidata da un giovane di 29 anni.
È probabile che entrambe le automobili viaggiassero a velocità sostenuta, e lo scontro è risultato inevitabile: la Range Rover ha praticamente speronato la Peugeot. L’auto della donna è stata ridotta a un cumulo di lamiere. Subito dopo, i passanti hanno allertato i soccorsi: sul posto è giunta un’ambulanza che ha trasportato la bambina all’ospedale di Nola, dove i medici non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso. La piccola Assunta Lidia è arrivata al pronto soccorso già priva di conoscenza: i medici le hanno riscontrato un trauma cranico e lesioni interne che si sono rivelate letali.
Oltre al 118, in via Diaz è intervenuta anche un’auto della polizia, che sta conducendo le indagini. Durante la notte, gli agenti hanno effettuato i primi rilievi, mentre nella mattinata hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti lungo la strada e all’incrocio con via Rossilli. In particolare, nelle vicinanze si trova un bar, le cui telecamere hanno registrato i momenti cruciali dell’incidente. Anche i filmati di altri negozi sono stati esaminati.
Sono in corso le indagini per risalire al conducente
Le forze dell’ordine non hanno impiegato molto tempo a rintracciare il conducente che era stato coinvolto nell’incidente. Il giovane si era allontanato da via Diaz durante la notte, ma al mattino si è presentato presso il commissariato accompagnato dal suo legale. Qui è stato prima interrogato dagli agenti e successivamente dal pubblico ministero della Procura di Nola. Sono attualmente in fase di esame le posizioni di tutti i conducenti e dei passeggeri delle auto coinvolte nell’incidente.
Si presume che la bambina si trovasse in braccio alla zia, seduta anteriormente dal lato del passeggero e non, pertanto, nel seggiolino per bambini che viene posizionato sul sedile posteriore dell’auto. Non si esclude la possibilità che la bambina, non sentendosi bene, avesse chiesto conforto alla zia, passando così dal seggiolino alle sue braccia.
Questo è solo uno dei numerosi elementi che gli investigatori stanno cercando di mettere a fuoco. Inoltre, oggi sarà eseguita anche l’autopsia. La madre, la zia e la sorella della piccola sono attualmente ricoverate all’ospedale di Nola, ma nessuna di loro è in condizioni critiche.