Un detenuto nel carcere di Secondigliano ha aggredito tre agenti della Polizia penitenziaria per opporsi al trasferimento in un altro istituto. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) ha denunciato la crescente criticità della situazione nella struttura.
Detenuto si oppone al trasferimento e aggredisce gli agenti
Nel penitenziario di Secondigliano si è verificato un grave episodio di violenza che ha coinvolto il personale della Polizia penitenziaria. Un detenuto si è opposto al trasferimento in un altro istituto e ha aggredito tre agenti. La notizia è stata riportata dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), che evidenzia la criticità della situazione all’interno della struttura.
Secondo quanto comunicato dai sindacalisti Raffaele Munno e Donato Vaia, il detenuto, non volendo essere trasferito, ha inizialmente protestato verbalmente e successivamente ha attaccato fisicamente gli agenti che cercavano di calmarlo. L’aggressione ha causato ferite a due ispettori e a un sovrintendente, aumentando ulteriormente le preoccupazioni per la sicurezza del personale.
Il Sappe ha lanciato un appello affinché si intervenga prontamente per migliorare le condizioni di sicurezza per gli operatori penitenziari a Secondigliano. I sindacalisti hanno messo in evidenza il clima di tensione e lo stress quotidiano che affrontano gli agenti, ormai esausti e preoccupati per la propria incolumità. L’episodio sottolinea l’urgenza di adottare misure per garantire condizioni di lavoro più sicure e protette all’interno delle strutture carcerarie.