MASSA LUBRENSE. Crudeltà, spietatezza, chissà cosa: sono almeno quindici i gatti uccisi per avvelenamento a Marina del Cantone, zona di Massa Lubrense. A denunciare la spietata pratica – come riportato dal quotidiano Il Mattino – è Claudio D’Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno, che ha segnalato la cosa al sindaco di Massa Lubrense e alle forze dell’ordine.
La vicenda
Nell’ultima settimana, i residenti di Marina del Cantone hanno notato la progressiva morte di quasi tutti i gatti che popolavano la località. In almeno 15 casi, gli esemplari sarebbero stati avvelenati: a suggerirlo sono modalità e numero dei decessi, sebbene gli abitanti del borgo massese non siano ancora riusciti a individuare tracce di sostanze tossiche. Altri felini, invece, risultano misteriosamente scomparsi: probabile che siano andati a morire lontano dalla zona abitata. Deceduto anche un cane, mentre un secondo è stato salvato dal tempestivo intervento del padrone che ha indotto il vomito nell’animale facendogli ingerire acqua e sale. Per il resto, diverse carcasse sono state rimosse dai residenti di Marina del Cantone per questioni di decoro e igiene; alcune di esse sono ancora visibili.
Il Wwf ha già chiesto alle autorità competenti un intervento per accertare le cause di morte degli animali, tramite l’invio delle spoglie all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZPS) competente. In più, gli ambientalisti hanno sottolineato la necessità di provvedere alla rimozione e allo smaltimento delle carcasse, oltre che di mettere in campo tutte le iniziative indispensabili per la bonifica dell’area interessata: «Occorre segnalare la circostanza con appositi cartelloni – spiega Claudio d’Esposito – e intensificare i controlli per individuare e punire i responsabili». Sulla vicenda i carabinieri hanno già avviato le indagini.