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Sequestro di armi a San Giorgio a Cremano, minaccia di morte i finanzieri

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Il sequestro
Il sequestro

Sequestro di armi a San Giorgio a Cremano: dal carcere napoletano il detenuto minaccia di morte i finanzieri durante i colloqui con i parenti. Questo quanto emerso dalle indagini del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e dei finanzieri del comando provinciale di Roma.

Sequestro a San Giorgio a Cremano, minaccia di morte i finanzieri

Io ho i nomi, aspetta che esco me li faccio 30 anni di carcere, ti faccio vedere come li pelo”: sono le minacce dal carcere napoletano dove è stato portato in quanto trovato in possesso di un vero e proprio arsenale.

Questo è quanto emerso dalle indagini del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e dei finanzieri del comando provinciale di Roma che hanno portato al sequestro di un immobile, conti correnti, contanti e orologi di lusso per un valore di 1,6 milioni di euro nei confrotni di Antonio Cozzolino, 59enne di Portici, attualmente detenuto e ritenuto dalla Procura e dal Tribunale di Roma “un soggetto socialmente pericoloso”, già condannato in via definitiva per associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di più reati di truffa e falso.

Il sequestro

Lo scorso 14 marzo gli era stato notificato anche un divieto di avvicinamento per violenze e minacce ai danni di un direttore commerciale di un consorzio romano che ha ritenuto responsabile di un investimento immobiliare da oltre 1,5 milioni di euro nel Messinese andato male.

In quell’occasione sono state scoperte (illegalmente detenute) due pistole semiautomatiche, tre revolver comprensive di cartucce e circa 200 munizioni di vario calibro. Inoltre, vennero trovati anche 660mila euro in contanti, assegni post-datati per 130mila euro, 3 reperti archeologici, 15 orologi di lusso (molti Rolex, tra originali e falsi) e 2 telefoni cellulari. Un patrimonio ritenuto di provenienza illecita.

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