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Sesso orale, anche questa “pratica” ha una sua Giornata Mondiale, ed è oggi

sesso orale

14 marzo, Giornata Mondiale del sesso orale. O, se preferite, “International Blow Job Day”. Un’iniziativa nata per scherzo negli Stati Uniti, celebrata ad un mese esatto dalla festa dell’amore, come antidoto all’amato/odiato San Valentino.

A parte la palese goliardia dell’iniziativa, i medici parlano da anni dei benefici del sesso orale, a cominciare dalla produzione di endorfine, sia in chi lo pratica che in chi lo riceve. Grazie a questi ormoni si possono combattere, in maniera “naturale”, l’emicrania e l’insonnia, in tempi anche molto rapidi.

Il sesso orale è il momento più intimo dell’incontro tra due individui.  E l’incontro fra organo sessuale e bocca è in grado di indurre un grande rilassamento, non solo eccitazione.

Ma, purtroppo, questa pratica rimane ancora un tabù, anche nella cultura occidentale.



I rischi per la salute

Questa pratica, però, ha i suoi pro e i suoi contro. Purtroppo, una delle malattie trasmesse dal sesso orale è il Papilloma, la maggiore causa di tumori della bocca e del cavo orale.



E questo virus oggi è la causa del 36% dei tumori dell’orofaringe in Italia. I più colpiti sono gli uomini che praticano sesso orale con più partner occasionali e senza protezioni. Un fenomeno in aumento, per un tumore che colpisce 12 persone l’anno ogni 100 mila abitanti. E la prevenzione rappresenta quindi l’arma più efficace.

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