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Sesso e orge a Pompei, la festa che fa impazzire turisti e social

POMPEI. Il 15 marzo gli antichi Romani celebravano il dio Bacco. Come? Con festini a base di sesso e orge. Un’usanza molto in voga anche a Pompei. Oggi, infatti, il Parco Archeologico ha voluto ricordare questa celebrazione condividendone le caratteristiche con gli utenti su Facebook.

Sesso e orge a Pompei

“Oggi nel mondo romano era una delle feste più gradite, dedicata al dio Bacco, dio del vino e della vendemmia. Il 15 Marzo si festeggiavano i Bacchanalia, festa a sfondo propiziatorio per la buona semina e raccolta delle messi. Le cerimonie erano a forte componente misterica riservata agli iniziati alla religione. Era una festa notturna, che prevedeva danze e riti di tipo orgiastico e proprio la matrice sessuale di questi rituali, spesso degenerata in violenza, ne comportò la soppressione. Il 7 ottobre del 186 a. C. infatti un decreto del Senato vietò a Roma la festa dei Bacchanalia, istruendo veri e propri processi in cui ci furono più condanne a morte che incarcerazioni. Dopo questa repressione i Bacchanalia, ridimensionati, sopravvissero solo in alcune zone dell’Italia meridionale”.

 

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