NAPOLI. “Al Vomero non ne possiamo più – sbotta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione – Auspicando che in tempi rapidi vengano chiarite le dinamiche di entrambi gli episodi, al vaglio degli inquirenti, resta il dato di estrema gravità che, nell’arco di una settimana, e per giunta per due sabati consecutivi, il quartiere collinare si è ritrovato alla ribalta delle cronache per due gravi episodi, il primo, in via Merliani, a pochi passi da via Scarlatti, con il ferimento di un minorenne che ha riportato lesioni al torace che hanno richiesto un intervento chirurgico, il secondo in piazza Vanvitelli, con il ferimento alle gambe di due giovani, anch’essi costretti a ricorrere alle cure dei sanitari”.
Delinquenza e insicurezza al Vomero
“Già dopo il primo episodio mi ero fatto promotore di una petizione online per richiedere una maggiore attenzione ai crescenti problemi di sicurezza del quartiere collinare, petizione, indirizzata al Prefetto, al Questore e al Sindaco di Napoli, che in pochi giorni ha già toccato le 500 firme – puntualizza Capodanno -. Con essa si chiede una riunione urgente monotematica del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, sulla grave situazione determinatasi al Vomero, pure alla luce dei recenti episodi di cronaca nera, per i provvedimenti consequenziali”.
“Inoltre – sottolinea Capodanno – si chiede di ripristinare il camper mobile della Polizia di Stato che anni addietro, dopo altrettanto gravi episodi, fu dislocato, per diverso tempo, in piazza Vanvitelli o nell’isola pedonale di via Scarlatti, garantendo una presenza costante e visibile delle forze dell’ordine 24 ore su 24. Un’altra richiesta riguarda l’istituzione di squadre, con gruppi interforze formati da carabinieri, poliziotti, guardie di finanza e vigili urbani, che, pure in passato, si erano viste al Vomero, operando in sinergia, a garanzia e a tutela sia dei residenti che delle attività commerciali”.
“Va anche evidenziato – aggiunge Capodanno – che il Vomero ha perso la presenza sul proprio territorio della sede del Commissario di Polizia che, anni addietro, fu trasferito da via Belvedere a via Ruoppolo, strada che ricade nel quartiere Arenella, e che è distante dal cuore del Vomero, anche a ragione del fatto che le volanti devono effettuare un lungo giro tra strade e piazze trafficate”.
“Dobbiamo anche fare chiarezza su un aspetto non secondario – sottolinea Capodanno – che riguarda la vigilanza urbana che si concentrerebbe sui problemi della viabilità e segnatamente sulla presenza di auto in sosta vietata, con particolare riferimento a via Aniello Falcone, strada che, in verità, durante il periodo invernale, non sembrerebbe che presenti le problematiche tipiche della movida notturna, e dove, invece, stando alle notizie riportate da alcuni organi d’informazione, sabato scorso, dalle 24:00 alle 6:00, sarebbero state presenti le due uniche autovetture in servizio nell’ambito della municipalità collinare, mentre tutto il resto del territorio sarebbe rimasto completamente sguarnito”.
“Di certo rappresenta una ben magra consolazione apprendere, dai consueti bollettini pubblicati il lunedì dagli organi d’informazione, che nei due sabato consecutivi e nelle ore nelle quali sarebbero avvenuti i gravi episodi riportati dalle cronache, si stava procedendo a contravvenzionare le autovetture in sosta vietata tra via Cilea e via Aniello Falcone”.
“Delle due l’una – continua Capodanno – o si affida il controllo del territorio ad altre forze dell’ordine o meglio ancora, come proponiamo, a squadre interforze, o se l’unica presenza garantita è quella della vigilanza urbana, allora occorre stabilire delle priorità nell’ambito delle attività di competenza anche alla luce della recrudescenza degli episodi delinquenziali registrati di recente”.
“Anche su questi aspetti – conclude Capodanno – chiediamo che si pronunci in tempi rapidi il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, prima che, con la fine di questa settimana, si entri nel vivo del periodo natalizio quando sicuramente, a ragione del notevole afflusso di persone provenienti da altre zone della Città e dalla Provincia, occorrerà garantire una maggiore e più capillare presenza delle forze dell’ordine. Nel frattempo, coinvolgendo altre associazioni e comitati, si sta valutando l’opportunità di organizzare un sit-in per richiamare l’attenzione delle autorità preposte sui problemi che, da un poco di tempo a questa parte, attanagliano il popoloso quartiere collinare della Città”.