POZZUOLI. Non è un periodo semplice per l’area flegrea. Dopo la stesa di camorra e i disagi provocati dal maltempo negli ultimi giorni, piove davvero sul bagnato a Pozzuoli e dintorni. Questa volta è uno scandalo politico a travolgere l’amministrazione comunale. Ad un mese di distanza dalla conferma del sequestro del mercato ittico al dettaglio, entrano nel registro degli indagati anche il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia e il dirigenti comunale Mino Cossiga.
I capi d’accusa
Tra i capi d’accusa che rientrano nelle indagini sul mercato ittico figurano turbativa d’asta e falso ideologico. Arriva inoltre la conferma per gli altri due indagati, i funzionari comunali, Luigi Salzano e Pino Gaudino, iscritti sei mesi fa all’atto del sequestro del mercato.
«Ho appena ricevuto un avviso di proroga delle indagini dal quale risulta che sarei anch’io coinvolto – ha spiegato Figliolia – devo ritenere nella mia qualità di capo dell’amministrazione comunale. Già da tempo ho manifestato la più ampia collaborazione con l’autorità giudiziaria e disponibilità per la più veloce definizione dell’indagine che sono certo contribuirà a chiarire le reali responsabilità di tutti coloro che hanno operato illecitamente in danno dell’amministrazione che mi onoro di rappresentare».
La risposta del Pd: «Solidarietà al sindaco»
Alla notizia della richiesta di proroga delle indagini inviata al sindaco Figliolia, il Pd di Pozzuoli ha fatto quadrato intorno al primo cittadino: «Il Partito Democratico di Pozzuoli, avendo appreso che è stata notificata, tra gli altri anche al sindaco, richiesta di proroga delle indagini preliminari verosimilmente relativa alle investigazioni che riguardano il mercato ittico ed ortofrutticolo al dettaglio, esprime piena solidarietà ad Enzo Figliolia e, al contempo, ripone la massima fiducia nell’opera della magistratura affinché vengano accertate le eventuali responsabilità di chi ha operato in danno della amministrazione.
Così il segretario cittadino Antonio Tufano in una nota ufficiale del Pd.
La risposta dell’opposizione
Pronta anche la risposta dell’opposizione. Tra gli altri, anche il consigliere comunale di Pozzuoli Ora, Raffaele Postiglione, ha scritto su Facebook: «Nel maggio del 2014, il Sindaco Figliolia, chiedeva le dimissioni di un consigliere comunale finito al centro di un caso mediatico, le chiese addirittura prima che questo fosse raggiunto da un avviso di garanzia. Ricordo che quel consigliere fu invitato alle dimissioni ed espulso immediatamente anche dal Partito Democratico per “restituire all’amministrazione la serenità compromessa”».
«Qualche giorno fa il Sindaco, nell’ambito della vicenda mercato, ha dichiarato che il Comune si sarebbe costituito parte civile contro i responsabili – prosegue Postiglione su Facebook. – Oggi Vincenzo Figliolia ha ricevuto un avviso di garanzia per falso ideologico e turbativa d’asta proprio per la questione Mercato. Come si dice: la giustizia farà il suo corso. Ma la coerenza è altra cosa».