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Corruzione, il sindaco di Poggiomarino Maurizio Falanga resta agli arresti domiciliari: respinto il ricorso

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Maurizio Falanga

Respinto il ricorso al Riesame: il sindaco di Poggiomarino, Maurizio Falanga, resta agli arresti domiciliari. Le accuse, secondo quanto riportato dal Mattino, riguardano un presunto accordo tra politica e camorra, che avrebbero favorito l’elezione di un sindaco vicino al boss.

Il sindaco di Poggiomarino Maurizio Falanga resta ai domiciliari

Le accuse riguardanti un presunto accordo tra politica e camorra, che avrebbero favorito l’elezione di un sindaco vicino al boss, sono state confermate dal Riesame. Pertanto, il sindaco di Poggiomarino, Maurizio Falanga, il suo vice Luigi Belcuore e l’imprenditore Franco Carillo, che aveva fatto nominare sua sorella in giunta grazie al suo ruolo di «mediatore» tra la politica e il boss Rosario Giugliano, attualmente collaboratore di giustizia, rimangono agli arresti domiciliari. Il tribunale del Riesame ha convalidato l’ordinanza e ha respinto le richieste presentate dagli avvocati dei tre indagati. Dalle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Direzione distrettuale Antimafia (pm Giuseppe Visone) è emerso che Falanga avrebbe ricevuto il sostegno del boss Giugliano per la sua candidatura a sindaco nel 2020, a scapito degli altri candidati, al fine di orientare il voto verso il centrodestra. In cambio, avrebbe assicurato alcuni vantaggi riguardo agli appalti pubblici, continuando a ricevere istruzioni dal boss anche dopo il suo arresto, tramite videochiamate effettuate da Giugliano direttamente dal carcere. Il Riesame si era già pronunciato sulla situazione di Belcuore, mentre ieri è giunta la decisione anche per quanto riguarda le posizioni del sindaco Falanga e di Carillo.

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