NAPOLI. Gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia hanno lanciato più di 100 missili da crociera e aria-terra su obiettivi militari e civili in Siria. Lo dice il ministero della Difesa russo, aggiungendo che un numero “considerevole” dei missili è stato “intercettato e abbattuto” dai sistemi di difesa siriani. Lo riporta l’Ansa.
L’attacco americano, inglese e francese
“Non è finita. Quella che avete visto stanotte non è la fine della risposta degli Stati Uniti”: lo affermano fonti dell’amministrazione Trump, spiegando come il piano messo a punto dal Pentagono “prevede molta flessibilità che permette di procedere a ulteriori bombardamenti sulla base di quello che è stato colpito stanotte”. La più grande preoccupazione, si spiega inoltre, è l’accresciuta capacità della Russia rispetto allo scorso anno in termini di difese antimissili e antiaerea.
Inghilterra, Francia e Stati Uniti attaccano Damasco
Fonti del regime di Assad affermano che contro la Siria “sono stati lanciati circa 30 missili, un terzo dei quali sono stati abbattuti”. Lo scrive la Reuters in un tweet.
Il capo del Pentagono James Mattis ha affermato che per il momento quello lanciato in Siria è un attacco unico: “Crediamo mandi un messaggio forte”, ha detto, sottolineando che sta ora ad Assad decidere se continuare a usare armi chimiche. “Questa ondata di attacchi aerei è conclusa”, ha confermato il generale Joseph Dunford.
“Le azioni degli Usa e dei loro alleati in Siria non rimarranno senza conseguenze”. Lo ha detto l’ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov secondo quanto riporta la Tass.
“Ho ordinato all’esercito degli Stati Uniti di lanciare attacchi di precisione contro obiettivi associati al potenziale di armi chimiche del dittatore siriano Bashar al Assad”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, parlando alla nazione dalla Casa Bianca e precisando che gli attacchi sono in corso, in coordinamento con Francia e Regno Unito. (Foto di archivio)