Il livello di allerta nella zona rossa vulcanica dei Campi Flegrei e dell’hinterland giuglianese rimane giallo, con intensificati controlli e assistenza alla popolazione per prevenire sciacallaggio.
Campi Flegrei, allerta gialla e potenziamento dei controlli
Nella zona rossa vulcanica dei Campi Flegrei e dell’hinterland giuglianese, il livello di allerta rimane invariato a giallo. Questo è stato deciso durante una riunione plenaria tenutasi presso il dipartimento nazionale della Protezione Civile, alla quale hanno partecipato rappresentanti della Commissione Grandi Rischi e sindaci dei comuni interessati. Nonostante l’allerta gialla, sono stati intensificati i controlli e l’assistenza alla popolazione, soprattutto per prevenire atti di sciacallaggio nelle aree evacuate. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Mattino.
Riflessioni sul Rischio Vulcanico
Durante l’incontro ministeriale, è stata ribadita l’importanza di rivedere la scala di allerta per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei, tenendo conto dei recenti sviluppi scientifici e tecnologici. La Protezione Civile ha avviato un percorso di riflessione che mira a migliorare la pianificazione e le attività di risposta in caso di emergenze.
I sindaci dei comuni flegrei, tra cui Gigi Manzoni (Pozzuoli) e Antonio Sabino (Quarto), hanno espresso soddisfazione per gli interventi di sicurezza programmati. È stato deciso di intensificare le azioni di mitigazione del rischio vulcanico e di assistenza alla popolazione, adottando misure operative anche in un contesto di allerta gialla, come se si fosse in allerta arancione.
Investimenti e Preparazioni
Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha sottolineato l’importanza di utilizzare al meglio i 500 milioni di euro stanziati per i Campi Flegrei. Le autorità locali intendono aumentare i contributi per le sistemazioni temporanee e potenziare le aree di attesa, garantendo che ogni comune possa attrezzarle in meno di 24 ore.
Iniziative di Coesione e Resilienza
Ieri, nei comuni flegrei, si sono svolti flash-mob in onore di Pino Daniele, accompagnati dalla sua canzone “Terra Mia”, per lanciare un messaggio di resilienza. Nel frattempo, i vigili del fuoco continuano a verificare gli edifici nei quartieri di Napoli e nelle zone limitrofe, in risposta alle quasi 1300 richieste di intervento ricevute a seguito del terremoto di magnitudo 4.6 del 13 marzo scorso. Attualmente, 386 persone rimangono sfollate, con le aree di accoglienza ancora attive nei comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, sebbene il numero di ospiti sia diminuito.
