Sonnifero nel caffè e nel latte di mandorla, ecco come il finto barista (ora arrestato) ha messo a segno ben otto rapine a Napoli. Era diventato l’incubo di via Arenaccia ma è stato incastrato da telecamere e testimonianze. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Sonnifero nel caffè, come il finto barista (arrestato) ha messo a segno otto rapine
Otto vittime in totale, tutte drogate mentre bevevano un semplice caffè e del latte di mandorla con del sonnifero all’interno. Questo il profilo che emerge a carico di Francesco Marrazzo, il presunto rapinatore arrestato dalle forze dell’ordine tre settimane fa dopo la rapina ai danni di un’anziana turista di origini ischitane. L’uomo, nei panni di un finto barista, usando sempre e comunque la tecnica del caffè soporifero, era riuscito a far cadere nella sua trappola tutte le vittime. In sintesi, il primo colpo risale allo scorso 21 giugno, quando la donna venne prelevata all’esterno di Molo Beverello dal finto tassista, per essere scaricata in un secondo momento, in una strada di periferia: era intontita ed era stata rapinata.
Arresto bis
Per quell’evento è finito in carcere, ora però è stato raggiunto da un’altra misura cautelare per altri ben sette episodi. Si tratta di sei donne e un uomo, tutti tra i venti ei 55 anni: le rapine sono avvenute tutte nel periodo compreso tra il sei e il dieci luglio scorso.
Dalle indagini è emerso che il 50enne, sabato 6 luglio, indossando una mascherina di colore rosso e con un vassoio al seguito, avrebbe fatto ingresso in un’attività commerciale di distribuzione di casalinghi e detersivi, fingendosi cameriere neo assunto da un bar limitrofo e riuscendo a convincere quattro dipendenti, tra i 20 e i 45 anni, a bere delle bevande al latte di mandorla e amarena, già versate nei bicchieri. Dopo qualche minuto le vittime hanno accusato forti giramenti di testa e perdita di coscienza ma vengono soccorse nell’immediatezza dalle persone presenti. Dai referti è emerso che ben quattro dipendenti erano state narcotizzate con benzodiazepine (principio attivo con proprietà sedative). Il rapinatore però non era riuscito a portare via nulla e quindi mercoledì 10 luglio torna in azione ai danni di tre persone, un 50enne titolare di una pescheria, la figlia 35enne e la titolare 55enne di una tabaccheria di via Foria. Grazie alle testimonianze delle vittime, si è riscontrato un ammanco di denaro contante custodito nelle tasche dei pantaloni del 50enne titolare della pescheria. In questo caso, sono sparite ben seicento euro.