NAPOLI. Un pool di magistrati che indaghi sulla movida violenta anche attraverso i social network. Sono le linee guida che il capo della Procura di Napoli, Giovanni Melillo, ha imposto per rendere più incisive le indagini e prevenire un’emergenza sociale, sempre più in crescita nelle strade di Napoli, che è culminata sabato notte nella sparatoria ai baretti di via Chiaia, nella quale sono rimasti feriti sei giovani.
Il procuratore Melillo è convinto che social network come Facebook siano spesso l’unico modo per entrare in contatto con i giovani che si rendono protagonisti di risse e atti di bullismo.
Il fascicolo sulla sparatoria, aperto dal pm della Dda Mariella Di Mauro, è passato ieri a due colleghe dell’Antimafia: Antonella Fratello, che segue le attività dei clan di San Giovanni a Teduccio, e Celeste Carrano, impegnata nelle inchieste sulle cosche di Chiaia; il loro lavoro è parallelo a quello svolto dal pm dei minori Claudia De Luca.