NAPOLI. Un presunto stalker può essere trattato come un presunto mafioso e gli può essere applicata la misura di sorveglianza speciale per pericolosità sociale anche da imputato e in assenza di una condanna anche di primo grado.
La decisione del tribunale di Milano
È il principio stabilito, per la prima volta in Italia – riferisce l’Ansa – da una decisione della Sezione misure di prevenzione, presieduta da Fabio Roia, del Tribunale di Milano sulla base della riforma del 2017 del codice antimafia e nel caso concreto di un filippino accusato di atti persecutori sull’ex compagna.