Addio al bonus cultura: per chi compie 18 anni nel 2018 e nel 2019 si dissolve da subito. Per quasi 1,2 milioni di giovani non ci sarà, così, la possibilità di accedere all’app che permette di spendere 500 euro in prodotti culturali, come libri, dischi, teatro o cinema. Lo ha appena deciso il Consiglio di Stato, con un parere depositato venerdì scorso che, oltre a bocciare la misura nella sua ultima versione, rischia di chiudere per sempre il percorso di questo beneficio. Il motivo è che il ministro dei Beni Culturali, Albero Bonisoli ha espresso perplessità verso lo strumento e probabilmente non correrà in suo soccorso, dopo la bocciatura maturata a Palazzo Spada.
Le proteste sui social
Immediate le reazioni sui social network, tra ironia e un bel po’ di rabbia, non solo dai diciottenni:
La #Lega chiede l’istituzione del Malus Cultura.#bonuscultura
— BufalaNews (@Labbufala) 18 giugno 2018
#bonuscultura
Sarà sostituito da una felpa gialloverde, un pacco di volantini con scritto È COLPA DEL PD, un teaser da usare contro gli immigrati e un bonus “esci gratis di prigione” se hai picchiato un piddino o un omosessuale.La giovane avanguardia Pentafascioleghista.
— Andrea Cerri (@andr900) 18 giugno 2018
Il #bonuscultura era un’opportunità. Per la prima volta un governo si era occupato seriamente di noi, senza considerarci un impedimento.
Le parole sui giovani erano propaganda. Una volta al governo, ci hanno penalizzati.
M5S e Lega vogliono ignoranza. Ma non ci piegheremo.— Caterina Coppola (@catirafaella) 18 giugno 2018
Soppressi #bonuscultura
Da oggi si potrà scegliere tra:✅ Carriera politica con il m5s.
✅ Reddito di cittadinanza.
✅ Sparare sui negri.
✅ Addetto alla chiusura dei porti.— GodSaveTheQueen (@AGiam) 18 giugno 2018
Politici che considerano il “bonus” una mancia e la “cultura” un optional …#bonuscultura
— Vana Bojaxhiu (@vanabeau) 18 giugno 2018