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Strage del bus di Avellino, pm chiede 12 anni per il titolare dell’agenzia

Un frame tratto dal video realizzato al computer dalla Polizia stradale con l'ausilio di immagini vere dell'incidente avvenuto il 28 luglio del 2012, sul viadotto Acqualonga dell'A16 Napoli-Canosa, nel quale persero la vita 40 persone, di ritorno da una gita turistica a Pietrelcina (Benevento). Roma, 28 luglio 2016. ANSA/ US POLIZIA STRADALE +++ NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++

Arrivano le prime richieste di condanna nel processo per la morte delle 40 persone precipitate a bordo di un bus il 28 luglio del 2013 dal viadotto “Acqualonga” dell’A16 Napoli-Canosa. Nell’udienza di oggi il pm Cecilia Annecchini ha chiesto 12 anni di reclusione per Gennaro Lametta, il titolare della “Mondo Travel” e proprietario del bus; 9 anni per Antonietta Ceriola, dipendente della Motorizzazione Civile di Napoli e 6 anni per Vittorio Saulino, anch’egli dipendente della Motorizzazione.

Pm chiede prime condanne per morte 40 persone, si riprende il 10

Secondo la Procura, Lametta, accusato di concorso in omicidio, lesioni e disastro colposo, è responsabile non soltanto delle pessime condizioni del bus, con 800 mila chilometri percorsi, ma in primo luogo per non aver sottoposto l’automezzo a revisione. I due funzionari della Motorizzazione Civile sono accusati di non aver assolto alle loro funzioni di controllo che avrebbero impedito la circolazione del bus. La requisitoria dell’accusa continuerà con il procuratore capo Cantelmo, il 10 ottobre.

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