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Stupri a Caivano, una madre al Papa: “Rivoglio mia figlia”

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Un appello al Papa affinché l’aiuti a rivedere i suoi figli, affinché le venga concessa un’altra possibilità: a lanciarlo, oggi, è la madre di una delle due bimbe coinvolte negli stupri di Caivano. Il Tribunale per i minorenni, dopo il gravi fatti accaduti nell’hinterland a Nord di Napoli, ha sottratto tutti i figli minorenni alla donna che ora ha accanto solo il figlio maggiore diciottenne.

Stupri di Caivano, una delle madri rivolge un appello al Papa

Due istanze sono state presentate al Tribunale per i minorenni proprio per chiedere la revoca del blocco totale dei contatti, sia fisici che telefonici, tra la mamma e i suoi figli. A presentare le richieste sono stati i suoi legali, gli avvocati Angelo Pisani e Antonella Esposito. La bimba vittima degli abusi da circa tre mesi vive in una casa famiglia.

In un’altra struttura analoga ma diversa sono stati trasferiti anche i suoi fratellini, e la loro madre ormai non riesce più a sopportare questa condizione di emarginazione. “Si parla tanto di tutela della donna“, dice la mamma alla vigila della giornata contro la violenza di genere “e anche io, seppure sfortunata, sono anche una donna. Ho avuto un matrimonio sbagliato, ho subìto e rischiato tanto. Mi sono rifugiata nell’alcol ma ora sono guarita e mi difendo”.

“Prego affinché vengano considerati anche i miei diritti di donna e di madre – continua la donna – che mi sia concesso di trasferire amore alle mie figlie che tra poco saranno due giovani donne e non devono subire ulteriori traumi dalla mia cancellazione dalla loro vita, ritengo che questa sia una enorme ingiustizia”.

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